di Francesca Spalluto (classe II^ A, scuola "G. Abbate").
Il giorno 16
febbraio, nella scuola Gennaro Abbate, insieme ai compagni di 2^A e 2^C,
abbiamo assistito ad una lezione di approfondimento tenuta dall’avvocato
criminologa Barbara Rodio, incentrata sull’argomento “Internet e minori
dalla cultura della sic
urezza telematica ai pericoli della rete”.
L’avvocato ci ha fatto capire che l’uso di internet non è solo positivo, ma
nasconde anche tanti pericoli. I rischi possono essere tantissimi, per evitarli
bisognerebbe:
· Mantenere il pc protetto con
antivirus;
· Non fornire informazioni
private e non prendere appuntamenti con sconosciuti;
· Usare con ragionevolezza la
casella di posta;
· Creare password diverse per
scopi differenti;
· Usare i social per divertirsi,
ma essere consapevoli di ciò che si fa;
· Visitare pagine protette che
riconosciamo dall’ https ed il lucchetto;
Si corrono anche dei pericoli
telematici come:
· Cyberbullismo, ossia bullismo online
· Childr gooning, cioè
curare, addestrare ragazzi con blog e social;
· “pro” “bulimia”, ossia siti che
incitano a diventare anoressici;
· Internet suicid pacts ,ovvero patti suicidali che
vengono stipulati tra ragazzi attraverso siti web:
· Pedopornografia;
· Adescamento online.
In oltre, sul web,
ci sono blog che incitano al SUICIDIO, al SATANISMO e all’ AUTOLESIONISMO.
Quasi il 27% dei
giovani da appuntamenti a sconosciuti e il 17% ha rapporti
intimi.
Il bullismo è la
traduzione inglese di “bulling”, viene definito come un oppressione,
ripetuta nel tempo. Il cyberbullismo, invece è perpetrato in rete ,è la
forma indiretta della minaccia, qui il bullo diffonde l’offesa e l’ insulto
attraverso il mezzo elettronico. Il cyberbullismo è più pericoloso del bullismo per
due motivi, il cyberbullo si può nascondere dietro ad un nikname, ciò favorisce una mancanza di
visibilità, e in oltre, non lascia mai la vittima in pace, perché è sempre
rintracciabile.
L’articolo 98 del
codice penale stabilisce che per i minori compresi tra i quattordici e i
diciotto anni l’imputabilità viene giudicata da un giudice speciale. Quando si
è vittime di bullismo o cyberbullismo bisognerebbe:
· Provare ad ignorare il bullo;
· Parlarne con un adulto;
· Ricordare che essendo solo non
è facile venir fuori dal problema;
· Non sentirsi mai in colpa;
· Salvare sempre i messaggi che
si ricevono.
Mentre,quando la
vittima è un nostro amico:
· Non dobbiamo mai lasciarlo solo;
· Dobbiamo sempre ascoltarlo ed
aiutarlo;
· Raccontare l’ accaduto ad un
adulto che sicuramente potrà essere d’aiuto.
Da alcuni risultati
raccolti da un’indagine gli omicidi per cyberbullismo sono quarantuno.
Il childr grooning, dall’ inglese “groom”, vuol dire curare, ma
anche preparare, avviare, ed è alla base dell’ adescamento online dei minori
per vari scopi illeciti, quali sfruttamento lavorativo, traffico di bambini…
Alcune volte le
vittime vengono individuate offline e poi cercate online. I bambini, essendo
molto estroversi, sono più disposti a fare amicizia e più facili da adescare.
Per attirare le
vittime, gli adescatori si fingono coetanei e gli convincono a confidarsi ,a farsi
dare informazioni private e a mandare video e foto intimi.
Scene intime vengono
inviati sotto forma di cartoni o di fumetti, successivamente si chiede di
accendere la webcam e di inviare immagini, alcuni adescatori le tengono per se,
altri le utilizzano nel mercato della pedopornografia. Le vittime più frequenti
oltre ai bambini sono gli adolescenti particolarmente introversi, con più
difficoltà a socializzare, adolescenti trascurati, spesso con genitori separati
ed adolescenti troppo temerari. Noi ragazzi non abbiamo non abbiamo strategie
per difenderci dai malintenzionati. Per lo scambio pedopornografico di foto e
video esistono dei siti palesi ,da dove si può uscire , ed altri privati ,dove
vengono richiesti i propri
dati.
In Italia, i soggetti
arrestati per pedofilia sono 277, quelli denunciati 6015, le perquisizioni
5238,i siti web monitorati 316099 e i siti web chiusi 117.
La criminologa ha anche
spiegato che internet è PER SEMPRE, appena facciamo un clik, inviamo una foto, un
video, ne perdiamo il controllo definitivamente. Per me questa lezione è stata molto
interessante e mi ha fatto capire i pericoli che si corrono su internet, quindi
cercherò di stare ancora più attenta, di essere più prudente e di non CADERE
NELLA RETE.
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