venerdì 13 maggio 2016

Internet e minori

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di Francesca Spalluto (classe II^ A, scuola "G. Abbate").



Il giorno 16 febbraio, nella scuola Gennaro Abbate, insieme ai compagni di 2^A e 2^C, abbiamo assistito ad una lezione di approfondimento tenuta dall’avvocato criminologa Barbara Rodio, incentrata sull’argomento “Internet e minori dalla cultura della sic
urezza telematica ai pericoli della rete”. L’avvocato ci ha fatto capire che l’uso di internet non è solo positivo, ma nasconde anche tanti pericoli. I rischi possono essere tantissimi, per evitarli bisognerebbe:
·       Mantenere il pc protetto con antivirus;
·       Non fornire informazioni private e non prendere appuntamenti con sconosciuti;
·       Usare con ragionevolezza la casella di posta;
·       Creare password diverse per scopi differenti;
·       Usare i social per divertirsi, ma essere consapevoli di ciò che si fa;
·       Visitare pagine protette che riconosciamo dall’ https ed il lucchetto;
Si corrono anche dei pericoli telematici come:
·       Cyberbullismo, ossia bullismo online
·       Childr gooning, cioè curare, addestrare ragazzi con blog e social;
·       “pro” “bulimia”, ossia siti che incitano a diventare anoressici;
·       Internet suicid pacts ,ovvero patti suicidali che vengono stipulati tra ragazzi attraverso siti web:
·       Pedopornografia;
·       Adescamento online.

In oltre, sul web, ci sono blog che incitano al SUICIDIO, al SATANISMO e all’ AUTOLESIONISMO.
Quasi il 27% dei giovani da appuntamenti a sconosciuti e il 17% ha rapporti intimi.          
Il bullismo è la traduzione inglese di “bulling”, viene definito come un oppressione, ripetuta nel tempo. Il cyberbullismo, invece è perpetrato in rete ,è la forma indiretta della minaccia, qui il bullo diffonde l’offesa e l’ insulto attraverso il mezzo elettronico. Il cyberbullismo è più pericoloso del bullismo per due motivi, il cyberbullo si può nascondere dietro ad un nikname, ciò favorisce una mancanza di visibilità, e in oltre, non lascia mai la vittima in pace, perché è sempre rintracciabile.
L’articolo 98 del codice penale stabilisce che per i minori compresi tra i quattordici e i diciotto anni l’imputabilità viene giudicata da un giudice speciale. Quando si è vittime di bullismo o  cyberbullismo bisognerebbe:
·       Provare ad ignorare il bullo;
·       Parlarne con un adulto;
·       Ricordare che essendo solo non è facile venir fuori dal problema;
·       Non sentirsi mai in colpa;
·       Salvare sempre i messaggi che si ricevono.
Mentre,quando la vittima è un nostro amico:
·       Non dobbiamo mai lasciarlo solo;
·       Dobbiamo sempre ascoltarlo ed aiutarlo;
·       Raccontare l’ accaduto ad un adulto che sicuramente potrà essere d’aiuto.
Da alcuni risultati raccolti da un’indagine gli omicidi per cyberbullismo  sono quarantuno.
Il childr grooning, dall’ inglese “groom”, vuol dire curare, ma anche preparare, avviare, ed è alla base dell’ adescamento online dei minori per vari scopi illeciti, quali sfruttamento lavorativo, traffico di bambini…
Alcune volte le vittime vengono individuate offline e poi cercate online. I bambini, essendo molto estroversi, sono più disposti a fare amicizia e più facili da adescare.
Per attirare le vittime, gli adescatori si fingono coetanei  e gli convincono a confidarsi ,a farsi dare informazioni private e a mandare video e foto intimi.
Scene intime vengono inviati sotto forma di cartoni o di fumetti, successivamente si chiede di accendere la webcam e di inviare immagini, alcuni adescatori le tengono per se, altri le utilizzano nel mercato della pedopornografia. Le vittime più frequenti oltre ai bambini sono gli adolescenti particolarmente introversi, con più difficoltà a socializzare, adolescenti trascurati, spesso con genitori separati ed adolescenti troppo temerari. Noi ragazzi non abbiamo non abbiamo strategie per difenderci dai malintenzionati. Per lo scambio pedopornografico di foto e video esistono dei siti palesi ,da dove si può uscire , ed altri privati ,dove vengono  richiesti i propri dati.
In Italia, i soggetti arrestati per pedofilia sono 277, quelli denunciati 6015, le perquisizioni 5238,i siti web monitorati 316099 e i siti web chiusi 117.
La criminologa ha anche spiegato che internet è PER SEMPRE, appena facciamo un clik, inviamo una foto, un video, ne perdiamo il controllo definitivamente. Per me  questa lezione è stata molto interessante e mi ha fatto capire i pericoli che si corrono su internet, quindi cercherò di stare ancora più attenta, di essere più prudente e di non CADERE NELLA RETE.
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