mercoledì 21 ottobre 2015

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Cara Dirigente,

auguri di BUON COMPLEANNO
e buona permanenza nella nostra scuola!








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martedì 13 ottobre 2015

Intervista al nostro sindaco

di Ludovica Giordano e Marta Maggio (III C)

Cosimo Miccoli, sindaco di Squinzano



Il 19 settembre scorso abbiamo intervistato il nostro sindaco, Cosimo Miccoli.
Buona lettura!


Buongiorno signor sindaco.

Qual era il suo sogno da piccolo?

Il mio sogno da bambino era di fare l’imprenditore nel settore dei trasporti su gomma. Mio padre era un piccolo autotrasportatore e spesso viaggiavo con lui. Finite le scuole, mi sono appassionato a questo mestiere: sognavo da grande di mettere su un’azienda con tanti camion.


Aveva già interessi politici?

Si, la politica mi ha sempre appassionato. Negli anni della scuola superiore sono stato anche rappresentante d’istituto. In quegli anni il mio più grande risultato raggiunto con questa carica è stato quello di andare in gita il quinto anno in treno e non in autobus (come avveniva prima) guadagnando un giorno di vacanza. Ero molto apprezzato dagli studenti che rappresentavo.


C’è stato qualcuno a cui si è ispirato o dal quale ha preso esempio?

Sono stato ispirato da tutte le esperienze umane di uomini di successo, sia nel mondo delle imprese sia nel mondo della politica, dello sport, della cultura e altro. Ero e sono attratto da chi riesce in ciò che fa.


Da quanti anni dura la sua carriera politica?

Sono entrato in politica nel 1994, come componente locale del direttivo di un partito politico, poi nel 2003 mi sono candidato per la prima volta venendo eletto e ricoprendo la carica di assessore ai lavori pubblici del mio comune.


Ha ricoperto altre cariche prima di diventare sindaco di Squinzano?

Si, come ho anticipato prima, nel 2003 e nel 2008 sono stato assessore, nel 2009 consigliere della provincia di Lecce. In quest’ultima circostanza sono stato nominato capogruppo del mio partito.


Si sente onorato di governare un paese come Squinzano?

Sono orgoglioso di essere sindaco della mia città. Penso che per chi decide di fare politica non c’è soddisfazione più grande.


Oltre a quello che ha fatto per il paese ha qualche nuovo progetto?

Vorrei realizzare più parchi per i miei concittadini, per il tempo libero e lo sport, più contenitori culturali; per la nostra marina di Casalabate vorrei realizzare delle barriere in mare per difendere le coste dall’erosione.


Si sente ben voluto dai cittadini di Squinzano?

Non so se la mia città mi vuole bene oppure no. In ogni vicenda umana ci sono gli scontenti. So solo che alla mia carica dedico tutto me stesso ed il mio tempo, spesso sottraendolo al mio lavoro e alla mia famiglia. Quindi faccio il massimo. Non so se si vede o meno ma il mio impegno è totale.


La sua carriera politica si fermerà a governare Squinzano o ne sogna una più importante?

Fare il sindaco è la mia massima aspirazione, non chiedo altro.


Vi ringrazio per avermi rivolto questa intervista. Ne sono onorato. È stata la prima volta di questo genere. Vi auguro un ottimo anno scolastico, pieno di soddisfazioni che verranno solo se studiate. Vi auguro di raggiungere l’eccellenza.







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martedì 6 ottobre 2015

Una ragazza da Nobel

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di Alessia Arnò e Milena Schiavone (III C)
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Malala Yousafzai

One child, one teacher, one book, one pen can change the world

(Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo!)


E' il motto di Malala, una ragazza del Pakistan che oggi ha solo diciotto anni ma che ha già vinto il premio Nobel per la pace! Un giorno, tornando a casa in autobus, fu colpita alla testa da alcuni uomini armati. Nel suo paese, infatti, il regime dei Talebani impediva alle ragazze di studiare. Malala si è salvata e oggi si batte per il diritto all'istruzione per tutti bambini del mondo!
A nostro parere il coraggio di Malala è stato davvero notevole, perché continuare a lottare per il diritto all’istruzione per le donne, dopo aver ricevuto tre colpi di pistola in testa, non è da tutti…
Pensiamo proprio che il Premio Nobel per la pace se lo sia meritato in tutto e per tutto. Concordiamo in pieno con ciò che dice Malala perché il diritto all’istruzione non deve essere negato a nessuno, restando in Italia sono tanti i bambini, ragazzi che necessitano di un’istruzione; ciò spiega che questo problema non è presente solo nei paesi più poveri ma anche in Italia.
Oggi l'istruzione è fondamentale perché anche per il più banale dei lavori bisogna saper leggere, scrivere, fare i conti...
La storia di Malala aiuta molto a far riflettere i ragazzi come noi, a farsi un'idea di come sia il sistema scolastico non solo in altri paesi, ma anche qui.
Lei ha meritato di rimanere in vita perché con la sua esperienza adesso può aiutare altri ragazzi nella stessa situazione.
Questa storia ci fa capire quanto siamo fortunati ad essere nati in paesi in cui non siamo privi del diritto all'istruzione.

Molte volte diciamo che andare a scuola, fare lezione, fare i compiti è noioso e non riusciamo a capire la fortuna che abbiamo in confronto a tanti altri ragazzi degli altri paesi che non hanno la possibilità di essere fortunati come noi. Forza Malala!!!






Discorso premio Nobel per la pace (Oslo, 10 dicembre 2014)





Intervista di Fabio Fazio (da "Che tempo che fa", 26 settembre 2015)







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