Il bullo è un citrullo e ben poco
vale,
un losco figuro, un genio del male,
è come la storia del lupo e l’agnello,
nelle sue grinfie si è come un
fuscello.
Del bullo citrullo hanno tutti terrore,
quando entra in classe rattrista l’umore,
la correttezza,le regole e il rispetto,
li tiene chiusi a chiave nel cassetto.
Avanza superbo mostrando i denti,
al suo cospetto siamo impotenti,
scelte le prede affonda gli artigli,
ma tu fai attenzione a questi
consigli.
Non temere la sua prepotenza,
conta il cervello non la violenza,
se i compiti vuole copiare,
rispondigli no senza tremare,
non cadere nelle sue reti,
ti rinchiuderai tra quattro pareti,
se poi pensa di averti incastrato,
rispondigli fiero che lo hai denunciato.
Di un bullo citrullo non aver paura,
c’è sempre un adulto che ti rassicura,
si crede invincibile e superiore,
gioisce spargendo insulti e terrore,
crede di essere forte perché ha le scorte,
ma se vien meno l’accompagnamento,
la sua arroganza si perde nel vento.
Al passo coi tempi si é
informatizzato,
ma a questo “ salto “ il rimedio é trovato,
con tablet e computer prova a far
male?
Sarà presto scoperto dalla Polizia Postale.
Il bullo è violento perché ha rabbia
dentro,
ma in fondo è solo un ragazzino,
di aspetto grande e cuore piccino.
Il bullo disprezza e non sa amare,
noi glielo dobbiamo insegnare,
amico, provaci ad ascoltare,
così la tua vita potrai cambiare.
E butta fuori l’odio che hai dentro,
la vita è bella……….. VIVRAI CONTENTO.
Gli Alunni della II^ C (scuola "G. Abbate)
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