giovedì 26 novembre 2015

Lettera alla signora Luciana

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di Giada Orofalo (III A)

Cara Signora Solesin,
sono Giada, una ragazza di 13 anni; vivo a Squinzano, un paese della provincia di Lecce.
Ho appreso dai media la notizia della morte di sua figlia nell’attentato avvenuto la notte del 13 novembre scorso a Parigi.
Con i miei compagni di scuola ho letto e approfondito le notizie relative a questo terribile evento e ci siamo sentiti molto vicini alla Francia.
Valeria, definita ormai FIGLIA D’ITALIA E D’EUROPA”, era considerata dai suoi amici uno dei “Cervelli in fuga” ma oltralpe ha trovato la morte.
Sono rimasta piuttosto scossa, perché ho pensato che anche Valeria ha avuto tredici anni come me e ha, certamente, vissuto anche lei il periodo di interrogativi sul futuro che sto vivendo io (mi trovo davanti alla fondamentale scelta della scuola superiore per il proseguimento dei miei studi).

Non ci sono parole per descrivere tanta crudeltà: sua figlia era una ragazza piena di energia, che metteva sempre al primo posto la vita altrui, ed aveva un’unica visione della vita: PACE E SOLTANTO PACE!
Lei ha detto di sua figlia: “una persona meravigliosa, una figlia, una persona, una cittadina e una studiosa meravigliosa… ci mancherà molto e credo, visto il percorso che stava facendo, che mancherà anche al nostro Paese per le doti che aveva”.

Ecco queste sue parole mi hanno fatto molto pensare e mi hanno trasmesso fiducia. Io la ammiro per la forza con cui sta reagendo a questa grande perdita. Suo figlio ha pienamente ragione: non dobbiamo dargliela vinta, non dobbiamo spaventarci, ma continuare nell'unica direzione in cui Valeria avrebbe voluto, cioè lottare per la PACE.
Nonostante ciò che è successo e che continua a succedere, mi piace pensare che a tutto questo possa esserci una fine, che dobbiamo essere più uniti che mai in questo periodo, perché come si suol dire “L’UNIONE FA LA FORZA !”.
Spero soltanto che per noi ragazzi possa esserci un futuro diverso; voglio credere con tutta la mia forza che possa ancora esistere la possibilità di un mondo senza guerre per noi e in onore di quella ragazza stupenda che era sua figlia.
Giunga a lei e famiglia il mio caloroso abbraccio e un bacio a quell’angelo che è volato lassù, nell’immensa luce divina.



Giada






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martedì 24 novembre 2015

Intervista alla nostra Dirigente

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di Eva Guido, Michelle Miccoli e Rebecca Spalluto (III C)




La Dirigente e noi della redazione












Il giorno 18 settembre la Dirigente del nostro Istituto Comprensivo, la dottoressa Gerarda Elvira Marra, ci ha gentilmente rilasciato un'intervista, che pubblichiamo. Buona lettura!


Cara Dirigente, buongiorno!

Buongiorno ragazze! Accomodatevi.


Possiamo rivolgerle alcune domande per il nostro blog?

Prego, risponderò con piacere.


Quante e quali scuole ha diretto?

Ho iniziato il mio lavoro da dirigente scolastico nel 2008-2009 nel 3° Circolo Didattico "Michele Greco" in Manduria, l’anno seguente sono stata trasferita nel 2° C. D. in  Galatone diventato, dopo tre anni, l'I.C. 2° Polo e  dove sono rimasta per altri  tre anni.


Il suo lavoro da dirigente è complicato?

Il lavoro da dirigente è abbastanza complesso, comporta tanto lavoro e molte responsabilità.


Prima di diventare dirigente, qual era il suo lavoro?

Prima di diventare dirigente ero una docente.


Qual è stato il primo pensiero e la prima emozione quando è entrata in questa scuola?

E' con una certa emozione che ho iniziato la mia esperienza in questa nuova scuola che, nonostante qualche carenza strutturale, sembra una delle migliori, ben organizzata ed efficiente, quindi sono davvero molto contenta di esserne il dirigente.


In cosa consiste il suo lavoro?

Il mio lavoro consiste nel coordinare il lavoro dei docenti, stimolare, incentivare, sostenere tutte le attività, anche quelle burocratiche, d'intesa con il Collegio dei Docenti e il Consiglio d'Istituto. Tutto questo per soddisfare le esigenze dell'utenza tutta, nel percorso scolastico e nel migliorare l'offerta formativa del nostro istituto per il raggiungimento del successo formativo degli alunni.


E’ d’accordo con la “Buona Scuola” di Renzi?

Secondo me la riforma della “Buona Scuola” di Renzi ha molti aspetti positivi. Allo stesso tempo, tuttavia, ci sono delle criticità, anche perché rende ancora più gravose le responsabilità del dirigente scolastico.


La scuola è importante oggi come ieri nella nostra società?

Si, la scuola ha sempre e continua ad avere un ruolo centrale nella società odierna, cosiddetta  della globalizzazione e della conoscenza. Non a caso il suo scopo di mandato è quello di istruire, educare, formare i cittadini di domani.


Se “piovessero  dal cielo” ventimila euro, come li utilizzerebbe?

Se piovessero sul serio ventimila euro, con scuole messe in sicurezza, li utilizzerei per rendere la didattica più innovativa, fornendo,  per esempio, un tablet agli alunni, diminuendo così anche il peso della cartella sulle spalle.


E per concludere la nostra intervista, abbiamo chiesto: Quale messaggio vorrebbe mandare ai suoi alunni?

Una raccomandazione: impegnatevi sempre al meglio delle vostre possibilità per fare tesoro delle opportunità che vi vengono offerte dalla scuola e dalla vostra famiglia.
E...  Auguri per un anno sereno e proficuo, ricco di grandi conquiste culturali ed umane. BUON ANNO A TUTTI !!!





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Uniti per la pace

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di Asia De Vito (II C)














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venerdì 20 novembre 2015

Giornata dei diritti dell'infanzia

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SONO UNA BAMBINA, NON UNA SPOSA …

di Letizia Buscicchio, Asia De Vito, Rita Maci, Marika Nobile (II C)


Quando si parla di diritti dell’infanzia calpestati si pensa ai bambini che sono costretti a lavorare, sfruttati da delinquenti senza scrupoli o ai bambini-soldato strappati alle famiglie e costretti a combattere, ma il dramma delle spose bambine rappresenta una gravissima violazione dei diritti dell’ infanzia, di cui si parla poco e sul quale vorremmo invece sensibilizzarvi in particolare oggi, che si celebra la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

I matrimoni precoci di bambine con uomini adulti è una consuetudine alla quale si dà una giustificazione culturale, che molte organizzazioni umanitarie denunciano radicalmente in alcuni Paesi islamici fondamentalisti.


Nei paesi in cui è diffusa la povertà le figlie per le famiglie sono un “peso”“bocche da sfamare” per cui i parenti le cedono, in cambio di doni o soldi, a uomini adulti, talvolta anziani, che spesso hanno altre “mogli”. Molte bambine sotto i 13 anni sono costrette a sposare questi “mariti” che le considerano loro proprietà, le picchiano, le umiliano, le violentano, le uccidono.

In occasione di questa giornata vogliamo ricordare il dramma delle spose bambine, perché questo è un crimine contro l’umanità.

Ecco la testimonianza di una ragazza, di nome Afroza, che racconta la sua sofferenza:

Afroza oggi ha 17 anni ma, quando ha subito la violenza di un matrimonio imposto e precoce, ne aveva 14. Questo dato la rende una delle spose più giovani del Bangladesh. Ed è proprio a ridosso del suo diciassettesimo compleanno che ha partorito due gemelli. Stremata nel corpo e nella mente, si è sfogata con il personale di Plan International:

Non mettete fine in maniera prematura alla vostra infanzia con un matrimonio e con la maternità. Sarebbe così bello, anzi quello che tutti dovrebbero augurarsi è che ogni persona, soprattutto ogni donna, possa essere autosufficiente. Se siete capaci di badare a voi stesse non vi toccherà patire quello che è toccato a me.

Non sapeva di aspettare due gemelli: dopo aver partorito il primo, Afroza ha perso conoscenza per il dolore e, quando si è svegliata, è rimasta scioccata dalla vista del secondo bambino.

































martedì 10 novembre 2015

Una campionessa vicina a noi

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di Emanuele Paternello e Francesco Rizzello (III C)




Ciao ragazzi, oggi vi vorremmo parlare della nostra Flavia Pennetta, salentina come noi. Nata il 25 febbraio 1982 a Brindisi, Flavia, vincitrice degli US Open 2015, è stata la seconda italiana di sempre (dopo Francesca Schiavone) ad aggiudicarsi un torneo del Grande Slam, battendo in finale la connazionale Roberta Vinci in uno storico derby italiano e diventando, all'età di 33 anni, la tennista più "anziana" nella storia del tennis mondiale ad essersi aggiudicata per la prima volta in carriera uno Slam. Flavia è considerata una delle più grandi tenniste italiane di tutti i tempi; in carriera ha vinto in tutto 11 tornei WTA in singolare; con un guadagno complessivo di oltre 13,000,000 $.


È anche la tennista italiana ad aver accumulato più montepremi in assoluto. Flavia è stata numero sette del mondo nel settembre 2015. Poco dopo il trionfo agli US Open, Flavia, precedentemente era stata la prima tennista italiana ad essere riuscita ad entrare nelle Top10 della classifica mondiale WTA, dopo aver vinto: il torneo di Palermo, il WTA Premier di Los Angeles e aver raggiunto la semifinale del torneo di Cincinnati, portando a casa complessivamente 15 vittorie consecutive. Oltre al singolare, Flavia ha ottenuto ottimi risultati anche in doppio, specialità nella quale è stata la prima italiana in assoluto ad aver raggiunto la posizione n°1 del mondo nel febbraio 2011, vincendo in tutto 17 tornei WTA tra cui anche un torneo del Grande Slam e il Masters di fine anno, entrambi in coppia con l'argentina Gisela Dulko. Si è inoltre aggiudicata quattro volte la Fed Cup con l'Italia nel 2006, 2009, 2010 e 2013, successi grazie ai quali è stata premiata dal CONI con il Collare d'oro al merito sportivo.


Grazie, cara Flavia, per aver reso il Salento importante nel mondo! Pensiamo che tu sia per noi uno dei migliori modelli da seguire per abilità, talento, passione, amore per lo sport, entusiasmo, costanza e coraggio! Ci dispiace che tu abbia "lasciato" il tennis ma speriamo che tu possa allenare ragazze e ragazzi come noi e trasmettere loro la tua stessa passione






Tennis US OPEN 2015 finale Pennetta Vinci




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