lunedì 8 maggio 2017

Uscita didattica presso la Scuola di Cavalleria e Caserma Zappalà - Lecce, 5 aprile 2017

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di Lucia Tardio, Raffaele Francioso (classe 2 A), Benedetta Leone, Carlotta Pecoraro (classe 2 B), Federico Rollo, Camilla Tondi (classe 2 D).

Mercoledì 5 Aprile le classi II della scuola secondaria di 1^ grado “G. Abbate” hanno effettuato un’uscita didattica presso la Scuola di Cavalleria Federigo Caprilli e la Caserma Zappalà.
Alle 8.30 circa il capitano Marra con il Capitano Rolando sono venuti a prenderci con due autobus della caserma per portarci, come prima tappa, alla scuola di Cavalleria.
Qui ci ha accolto l’istruttore Cosimo Aridante il quale ci ha subito illustrato il Centro Ippico Militare dedicato a Federigo Caprilli, (di cui è presente una statua) che alla fine dell’800 ideò un sistema nuovo di equitazione: capì che il cavallo poteva saltare da sé, su sua iniziativa, elevando le zampe anteriori e rovesciando le zampe all’indietro. Inoltre Caprilli fu il primo uomo a saltare 2.08 m con il cavallo ed è stato l’ideatore del “sistema naturale di equitazione”.
Il sergente ci ha parlato dell’addestramento che svolgono i militari sui campi di terra e di sabbia, con e senza ostacoli.
Dopo questa presentazione ci ha guidato verso gli uffici del veterinario, sig. Panna, e del fabbro, sig. Petrarca e ci ha detto che i cavalli vengono curati con molta attenzione e le loro unghie sono tagliate ogni 45-50 giorni.
Il veterinario è una figura molto importante poiché deve essere sempre disponibile per la cura dei cavalli anche nei giorni festivi.
Poi siamo entrati dove vi erano 12 cavalli dello Stato e un pony sequestrato dalla mafia. Vicino ad ognuno di essi era affissa una vera e propria carta d’identità, dove erano riportati tutti i dati del cavallo (es. nome, data di nascita, numero di matricola, nome dei genitori…).
Il pony, di nome Sissy, viene adoperato per fare ippoterapia con bambini disabili.
Poi abbiamo visto due militari che cavalcavano e saltavano gli ostacoli; qui ci siamo fermati a fare merenda. Dopo di che abbiamo ripreso i pullman e ci hanno portato a visitare il museo storico presso la caserma Zappalà: qui il capitano maggiore Negro ci ha mostrato il primo fucile che è stato scoperto ed altri esemplari.
All’ingresso del museo c’erano tutte le medaglie vinte dai vari capitani: medaglie d’oro, d’argento e di bronzo.
Siamo poi giunti in una stanza in cui c’erano diverse divise e bandiere che caratterizzavano gli eserciti di ogni nazione. Dopo ci siamo ritrovati in una sala i cui muri erano arredati con mensole pieni di vassoi e oggetti in argento, che i vari comandanti avevano regalato alla caserma una volta andati in pensione.
In seguito siamo usciti all’aperto e un militare specializzato in materia di carrarmati, ci ha parlato e mostrato alcuni esemplari usati in guerra: SHELBY, ARIETE, FALCO e il T90.
Il carrarmato più potente di tutti è l’Ariete, che ha 6 posti a sedere e la sua canna è la più grande, misura 155mm x 55mm.
Una volta finita la spiegazione siamo andati in una sala, nella quale ci hanno fatto vedere tre filmati che spiegavano:
  • Il primo come avveniva il salvataggio di una persona anche in mare.
  • Il secondo spiegava la storia dei militari, cioè chi erano;
  • Il terzo video era girato In Afghanistan e ci faceva osservare in cosa consistevano le guerre.

Questa esperienza è stata molto utile ma anche divertente: grazie alla simpatia e alla collaborazione che ci hanno riservato i militari questa visita ci ha insegnato ad apprezzare e a conoscere la vita di questi uomini che hanno un sentimento molto profondo per la patria.



Video




Fotogallery






































































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