di Lucia Tardio, Raffaele Francioso (classe 2 A), Benedetta Leone, Carlotta Pecoraro (classe 2 B), Federico Rollo, Camilla Tondi (classe 2 D).
Mercoledì
5 Aprile le classi II della scuola secondaria di 1^ grado “G. Abbate”
hanno effettuato un’uscita didattica presso la Scuola di Cavalleria
Federigo Caprilli e la Caserma Zappalà.
Alle
8.30 circa il capitano Marra con il Capitano Rolando sono venuti a
prenderci con due autobus della caserma per portarci, come prima
tappa, alla scuola di Cavalleria.
Qui
ci ha accolto l’istruttore Cosimo Aridante il quale ci ha subito
illustrato il Centro Ippico Militare dedicato a Federigo Caprilli,
(di cui è presente una statua) che alla fine dell’800 ideò un
sistema nuovo di equitazione: capì che il cavallo poteva saltare da
sé, su sua iniziativa, elevando le zampe anteriori e rovesciando le
zampe all’indietro. Inoltre Caprilli fu il primo uomo a saltare
2.08 m con il cavallo ed è stato l’ideatore del “sistema
naturale di equitazione”.
Il
sergente ci ha parlato dell’addestramento che svolgono i militari
sui campi di terra e di sabbia, con e senza ostacoli.
Dopo
questa presentazione ci ha guidato verso gli uffici del veterinario,
sig. Panna, e del fabbro, sig. Petrarca e ci ha detto che i cavalli
vengono curati con molta attenzione e le loro unghie sono tagliate
ogni 45-50 giorni.
Il
veterinario è una figura molto importante poiché deve essere sempre
disponibile per la cura dei cavalli anche nei giorni festivi.
Poi
siamo entrati dove vi erano 12 cavalli dello Stato e un pony
sequestrato dalla mafia. Vicino ad ognuno di essi era affissa una
vera e propria carta d’identità, dove erano riportati tutti i dati
del cavallo (es. nome, data di nascita, numero di matricola, nome dei
genitori…).
Il
pony, di nome Sissy, viene adoperato per fare ippoterapia con bambini
disabili.
Poi
abbiamo visto due militari che cavalcavano e saltavano gli ostacoli;
qui ci siamo fermati a fare merenda. Dopo di che abbiamo ripreso i
pullman e ci hanno portato a visitare il museo storico presso la
caserma Zappalà: qui il capitano maggiore Negro ci ha mostrato il
primo fucile che è stato scoperto ed altri esemplari.
All’ingresso
del museo c’erano tutte le medaglie vinte dai vari capitani:
medaglie d’oro, d’argento e di bronzo.
Siamo
poi giunti in una stanza in cui c’erano diverse divise e bandiere
che caratterizzavano gli eserciti di ogni nazione. Dopo ci siamo
ritrovati in una sala i cui muri erano arredati con mensole pieni di
vassoi e oggetti in argento, che i vari comandanti avevano regalato
alla caserma una volta andati in pensione.
In
seguito siamo usciti all’aperto e un militare specializzato in
materia di carrarmati, ci ha parlato e mostrato alcuni esemplari
usati in guerra: SHELBY, ARIETE, FALCO e il T90.
Il
carrarmato più potente di tutti è l’Ariete, che ha 6 posti a
sedere e la sua canna è la più grande, misura 155mm x 55mm.
Una
volta finita la spiegazione siamo andati in una sala, nella quale ci
hanno fatto vedere tre filmati che spiegavano:
- Il primo come avveniva il salvataggio di una persona anche in mare.
- Il secondo spiegava la storia dei militari, cioè chi erano;
- Il terzo video era girato In Afghanistan e ci faceva osservare in cosa consistevano le guerre.
Questa
esperienza è stata molto utile ma anche divertente: grazie alla
simpatia e alla collaborazione che ci hanno riservato i militari
questa visita ci ha insegnato ad apprezzare e a conoscere la vita di
questi uomini che hanno un sentimento molto profondo per la patria.
Video
Fotogallery
.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.