DIALOGO
CON L’AVVOCATO AGNESE CAPRIOLI
CLASSE
III A e III C
1.
Perché ha scelto di diventare avvocato? Che studi ha dovuto
compiere?
Non
è facile dire perché ho scelto questo lavoro; quando mi sono
iscritta alla Facoltà di Giurisprudenza non avevo le idee
chiarissime, ma ho capito fin da subito di non voler fare il
Magistrato o intraprendere altri percorsi, così ho deciso di voler
fare l'avvocato. Per diventare avvocato minorile ho seguito un corso
di specializzazione e ancora oggi seguo corsi di formazione e
aggiornamento, perché non si finisce mai di imparare. Fare
l'avvocato non è facile ma è bello, perché si ha una grande
responsabilità; le persone hanno fiducia in te e si affidano a te.
2.
Ha dovuto fare un concorso per diventare avvocato?
Dopo
la laurea ho fatto la pratica forense. E’ una pratica molto
faticosa perché si deve seguire 24 ore su 24 il proprio dominus,
cioè l'avvocato a cui si è affidati, e “rubargli” tutti i
segreti. Successivamente al percorso della pratica forense si deve
effettuare un Esame di Stato, che consta in tre prove scritte e una
orale suddivisa in sei materie. Superati gli Esami di Stato si è
idonei per questo lavoro.
3.
Come mai ha scelto di specializzarsi in diritto minorile?
All'
inizio nel mio settore non vi erano molti avvocati che si occupavano
di diritto minorile. E' stata una scelta considerata un po' come una
missione, mi è piaciuta molto la materia che riguardava il diritto
civile. All'inizio pensavo che fosse qualcosa di semplice, ma
studiando ho capito che è molto difficile, perciò io la considero
come una missione.
4.
Da quanto tempo fa l'avvocato? Si è sempre occupata di minori?
Nel
1998 sono diventata Avvocato; dal 2000 invece mi occupo di diritto
minorile.
5.
Di cosa si occupa un avvocato specializzato nel diritto dei
minori? Bisogna avere delle doti umane oltre che professionali?
Un
avvocato specializzato in diritto minorile si occupa soprattutto
della rieducazione del minore. Si, sicuramente bisogna avere doti
umane oltre che professionali, perché il mio compito non è quello
di applicare una legge, ma quello di capire che esigenze ha il
ragazzo che ha compiuto il reato e le motivazioni.
6.
Le sono capitati casi difficili da risolvere? Ha mai dovuto
difendere un ragazzo che ha commesso un omicidio?
Non
esiste un caso facile. Anche i casi più banali sono difficili perché
in ogni caso mi approccio con personalità diverse. Si, ho dovuto
difendere un ragazzo che ha commesso un omicidio solo durante la
pratica forense quando affiancavo un avvocato.
7.
Le è mai capitato di difendere ragazzi che hanno commesso reati
di abusi sessuali?
Si,
mi sto occupando di un caso simile proprio in questi giorni. Di
solito nei reati di abuso sessuale mi sono sempre occupata di
difendere la parte offesa; ora mi sto cimentando nel difendere il
reo.
In
seguito alla denuncia, vengono svolte consulenze tecniche per
accertare tutti i fatti.
8.
Che cosa prevede la legge italiana rispetto alla rieducazione dei
minori? Quale percorso deve compiere un ragazzo per dover tornare in
libertà? Per quanto tempo?
La
legge italiana che riguarda i minori è mirata alla loro
rieducazione. Chiunque sbagli deve capire e rivedere i propri errori.
In un processo minorile non si arriva quasi mai al carcere, tranne in
casi estremi. Il percorso vede varie fasi: una di queste è la "Messa
alla Prova". Gli avvocati e gli assistenti sociali progettano un
percorso per il ragazzo che in un determinato arco di tempo deve
dimostrare di raggiungere una certa media scolastica, praticare
sport, volontariato nel tempo libero, etc. Se questa prova condurrà
ad esito positivo la pena verrà estinta.
9.
Che cosa accade al compimento della maggiore età di un ragazzo
che ha commesso un reato prima dei diciotto anni?
Un
ragazzo che ha commesso un reato prima dei 18 anni godrà dei
benefici che offre l'Istituto minorile.
10.
Quali conseguenze ha la famiglia del minorenne che ha commesso un
reato?
Una
delle conseguenze per la famiglia sarà di natura economica,
necessaria a risarcire il danno materiale che è stato provocato dal
reato. Inoltre gli assistenti sociali terranno colloqui con tutta la
famiglia, poiché è proprio dentro essa che spesso vi sono problemi.
11.
Quali sono le responsabilità dei genitori il cui figlio ha
commesso un reato?
Se
non si hanno 14 anni non c'è la responsabilità; il tribunale si
prende carico del minore e lo aiuta. Il caso più difficili si hanno
quando i genitori, non hanno la capacità di prendersi cura del
ragazzo.
12.
I ragazzi che hanno commesso un reato vengono portati in
tribunale?
Si,
per i ragazzi esiste un tribunale specifico che si occupa di loro: Il
Tribunale dei Minori.
13.
Ha mai pensato di cambiare lavoro perché si è trovata in
difficoltà?
No,
credo che proprio le difficoltà aiutino a crescere.
14.
Usa una strategia particolare per difendere i suoi clienti?
No,
non ci sono strategie, ogni caso a sé.
15.
Se vengo scoperto a spacciare droga sono perseguibile? Mi conviene
dire tutta la verità al mio avvocato affinché possa difendermi? Se
dico la verità la mia pena viene ridotta?
Se
hai meno di 14 anni non sei perseguibile; il tuo nome verrà
segnalato al Tribunale dei Minori e gli assistenti sociali indagano
sul minore, parlano con gli insegnanti chiedendo il profitto
scolastico e cercano di scoprire le frequentazioni fuori dalla scuola
e dalla famiglia. Con l'avvocato non ci sono segreti perché ti può
aiutare, in genere la verità va detta sempre.
16.
Lei si occupa di affido dei minori?
Si,
si può avere l'affido quando i genitori hanno difficoltà e possono
chiedere aiuto ad un altra famiglia; si firmerà un contratto che può
durare massimo due anni, in questo periodo si possono incontrare i
genitori biologici.
Invece
l'adozione si ha quando i genitori non ci sono più o quando non
sono idonei. In questo caso si avvia una procedura più complessa che
può durare anni, molto accurata che ha moltissime fasi, al termine
delle quali il bimbo è adottabile. Chi adotta è soggetto a delle
selezioni meticolosissime, superate le quali è possibile adottare un
bambino. Un maggiorenne può essere adottato con il suo consenso e
quello al completo della famiglia in cui va ad inserirsi.
17.
Ha mai ricevuto minacce da parte dei ragazzi compromessi con la
legge?
Dai
ragazzi mai, ma nelle situazioni di allontanamento del minore, a
volte, ricevo minacce dalla famiglia. Molte volte le minacce sono
anche anonime, perché in giro c'è tanta omertà.
18.
Ha rinunciato mai a difendere un ragazzo per motivi etici? Per
esempio un ragazzo che ha confessato un omicidio?
No,
per me è una missione, ogni volta cerco di trovare sempre il bene o
la parte migliore in tutti.
19.
Quali sono nel nostro territorio i reati maggiormente commessi dai
ragazzi della nostra età?
I
reati commessi sono di tutti i generi, ci sono reati bagatellari
(banali), ma quelli più diffusi sono legati alla tossicodipendenza.
Ci possono essere anche casi collegati ad uno sciopero scolastico; a
volte si arriva a commettere un reato anche per una bravata, entrando
di notte nella scuola, magari per lasciare un biglietto alla
fidanzata o per fare qualche scherzo.
20.
Cosa accade ai genitori che sfruttano i figli minorenni per
spacciare?
I
ragazzi vengono allontanati dalla famiglia, i genitori subiscono un
processo penale e i ragazzi vengono mandati in un Istituto e di
notte, se i genitori hanno ancora la custodia e non sono in carcere,
i rispettivi figli vengono mandati a dormire a casa.
21.
Se potesse, oggi, sceglierebbe un altro lavoro? Se è si, quale?
Si,
avrei voluto fare l’insegnante come mia madre che ha insegnato
lettere alle scuole medie, ma sono felice per la mia scelta, quella
di fare l’Avvocato, anche se spesso non dormo la notte perché
vorrei poter fare di più quando leggo una richiesta d'aiuto negli
occhi dei ragazzi. Non voglio cambiare lavoro, perché come ho già
anticipato prima il mio lavoro è una missione.
22.
Lei frequenta il carcere minorile, come trascorrono i ragazzi
detenuti?
Non
esiste il carcere minorile, solo in casi estremi si arriva a questa
soluzione. Non è un carcere come quello degli adulti, si tratta di
un Istituto di Rieducazione minorile nel quale i ragazzi trascorrono
la giornata come persone comuni: vanno a scuola e praticano altre
attività parallele come il restauro di mobili. Molti di loro escono
da lì come persone nuove.
23.
Nel suo lavoro è affiancata da altre figure professionali?
Si,
sono affiancata da psicologi, insegnanti, pediatri, psicoterapeuti
che mi aiutano a capire la situazione.
24.
Secondo la sua esperienza, i ragazzi che escono dal carcere
ritornano a delinquere?
Il
50% sì e il 50% no. Se si vive in un ambiente pericoloso sicuramente
ritorna a delinquere, ma un ragazzo uscito dall'Istituto, dopo avere
superato la "Messa alla prova", spesso diventa pulito.
25.
Ha incontrato ostacoli o difficoltà in un contesto di lavoro
generalmente maschile?
In
realtà è quasi completamente femminile; forse la difficoltà è
proprio di non avere un confronto maschile perché noi donne, essendo
più sensibili, ci creiamo molti più problemi.
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