Il
giorno 25 Novembre 2016 le classi seconde della scuola “G. Abbate”
hanno preso parte alla “Città del libro” di Campi Salentina.
Arrivati a Campi, abbiamo fatto un giro per i vari stand, comprando
anche dei libri: c’erano vari generi, dal fantasy, alle commedie
romantiche, al giallo.
Dopo
aver fatto merenda, ci siamo diretti, a piedi, all’auditorium della
parrocchia “San Francesco d’Assisi” per assistere alla
presentazione del libro Il paese più lontano del mondo (editore
Besa, 2015) scritto da Samira Fatih, una giovane donna proveniente
dal Marocco.
Il
suo romanzo racconta del trasferimento immediato prima del padre e in
seguito di tutta la famiglia.
Ecco
la trama del libro:
“Il
difficile cammino dell’integrazione, l’abbandono della patria e
il distacco dalle proprie radici sono al centro di questo romanzo che
si sviluppa con la freschezza di un diario e narra la storia di una
famiglia di migranti attraverso la voce e lo sguardo della
protagonista, prima bambina e poi ragazza. Una realtà fatta di
partenze e ritorni, di telefonate a un papà che ha lasciato il
Marocco per “il paese più lontano del mondo”, quell’Italia da
dove porta vestiti e giocattoli per i suoi figli. Quando anche il
resto della famiglia si trasferirà al Nord di quel paese
lontanissimo per ricongiungersi al capofamiglia, per la protagonista
e per i suoi cari comincerà la sfida di integrarsi in un contesto
segnato da modi di vivere e usanze molto diverse, facendo i conti con
la nostalgia per il paese d’origine.
Una
scrittura semplice e spontanea per una storia che affonda nel cuore
della nostra epoca e racconta senza ipocrisia le contraddizioni, ma
anche la ricchezza umana di una società in cui convivono popoli
diversi”.
L'autrice
Samira
Fatih è la terza di quattro figli, è nata a Ouled Youssef, paese
della regione di Tadla-Azilan chiamato il polmone verde del Marocco.
A sei anni arriva in Italia ed ha sempre vissuto in trentino. Qui,
per lei, inizia una nuova avventura fatta di paura, nostalgia, nuove
amicizie...
All’età
di 17 anni ritorna in Marocco dove vorrebbe incontrare nuovamente la
sua migliore amica, ma improvvisamente scopre, da un’anziana
signora, che Mariam non abita più lì. Dopo un periodo di tempo,
l’autrice ritorna in Italia per trasferirsi definitivamente nel
luogo in cui vivrà la sua vita e dove affronterà e condividerà le
esperienze di una semplice ragazza.
DOMANDE
All'autrice,
nel corso dell'incontro, sono state poste delle domande da parte di
noi studenti. Ne riportiamo alcune:
1-E'
stata mai vittima di bullismo o discriminazioni?
-Io,
personalmente, no. Ma mia sorella, nella sua scuola in Italia, molti
bulli la prendevano in giro per il colore della pelle e per le sue
abitudini, chiamandola “Marocchina”.
2-Questo
libro è stata per lei una terapia per renderla più felice oppure
l'ha resa malinconica?
-
Io sono andata da una mia amica psicologa e anche lei concordava con
me sul fatto che per me scrivere questi momenti è stata una terapia
per rendermi più felice.
3-Ha
scritto altri libri oltre a quello che ci ha illustrato?
-
No, ho scritto solo il libro “Il paese più lontano del mondo”,
ma ho intenzione di scriverne altri.
4-Cosa
l'ha colpita di più dei fatti accaduti nel suo paese?
-
Mi ha colpito tanto la seconda guerra mondiale, avvenuta prima della
mia nascita, non riesco a credere che sia stata una guerra così
crudele.
5-E'
ancora in contatto con la sua migliore amica proveniente dal Marocco?
-Si,
rimango in contatto con lei sentendola al telefono, ogni giorno.
Giovanni
Canzio (2^D)
Sofia
Giangrande (2^B)
Vittoria
Pichierri (2^D)
Alessia
Spinelli (2^A)
.
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