martedì 13 dicembre 2016

Città del Libro: incontro con Samira Fatih

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Il giorno 25 Novembre 2016 le classi seconde della scuola “G. Abbate” hanno preso parte alla “Città del libro” di Campi Salentina. Arrivati a Campi, abbiamo fatto un giro per i vari stand, comprando anche dei libri: c’erano vari generi, dal fantasy, alle commedie romantiche, al giallo.
Dopo aver fatto merenda, ci siamo diretti, a piedi, all’auditorium della parrocchia “San Francesco d’Assisi” per assistere alla presentazione del libro Il paese più lontano del mondo (editore Besa, 2015) scritto da Samira Fatih, una giovane donna proveniente dal Marocco.

Il suo romanzo racconta del trasferimento immediato prima del padre e in seguito di tutta la famiglia.

Ecco la trama del libro:
Il difficile cammino dell’integrazione, l’abbandono della patria e il distacco dalle proprie radici sono al centro di questo romanzo che si sviluppa con la freschezza di un diario e narra la storia di una famiglia di migranti attraverso la voce e lo sguardo della protagonista, prima bambina e poi ragazza. Una realtà fatta di partenze e ritorni, di telefonate a un papà che ha lasciato il Marocco per “il paese più lontano del mondo”, quell’Italia da dove porta vestiti e giocattoli per i suoi figli. Quando anche il resto della famiglia si trasferirà al Nord di quel paese lontanissimo per ricongiungersi al capofamiglia, per la protagonista e per i suoi cari comincerà la sfida di integrarsi in un contesto segnato da modi di vivere e usanze molto diverse, facendo i conti con la nostalgia per il paese d’origine.
Una scrittura semplice e spontanea per una storia che affonda nel cuore della nostra epoca e racconta senza ipocrisia le contraddizioni, ma anche la ricchezza umana di una società in cui convivono popoli diversi”.

L'autrice

Samira Fatih è la terza di quattro figli, è nata a Ouled Youssef, paese della regione di Tadla-Azilan chiamato il polmone verde del Marocco. A sei anni arriva in Italia ed ha sempre vissuto in trentino. Qui, per lei, inizia una nuova avventura fatta di paura, nostalgia, nuove amicizie...
All’età di 17 anni ritorna in Marocco dove vorrebbe incontrare nuovamente la sua migliore amica, ma improvvisamente scopre, da un’anziana signora, che Mariam non abita più lì. Dopo un periodo di tempo, l’autrice ritorna in Italia per trasferirsi definitivamente nel luogo in cui vivrà la sua vita e dove affronterà e condividerà le esperienze di una semplice ragazza.


DOMANDE

All'autrice, nel corso dell'incontro, sono state poste delle domande da parte di noi studenti. Ne riportiamo alcune:

1-E' stata mai vittima di bullismo o discriminazioni?

-Io, personalmente, no. Ma mia sorella, nella sua scuola in Italia, molti bulli la prendevano in giro per il colore della pelle e per le sue abitudini, chiamandola “Marocchina”.

2-Questo libro è stata per lei una terapia per renderla più felice oppure l'ha resa malinconica?

- Io sono andata da una mia amica psicologa e anche lei concordava con me sul fatto che per me scrivere questi momenti è stata una terapia per rendermi più felice.

3-Ha scritto altri libri oltre a quello che ci ha illustrato?

- No, ho scritto solo il libro “Il paese più lontano del mondo”, ma ho intenzione di scriverne altri.

4-Cosa l'ha colpita di più dei fatti accaduti nel suo paese?

- Mi ha colpito tanto la seconda guerra mondiale, avvenuta prima della mia nascita, non riesco a credere che sia stata una guerra così crudele.

5-E' ancora in contatto con la sua migliore amica proveniente dal Marocco?

-Si, rimango in contatto con lei sentendola al telefono, ogni giorno.


Giovanni Canzio (2^D)
Sofia Giangrande (2^B)
Vittoria Pichierri (2^D)
Alessia Spinelli (2^A)















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