mercoledì 22 febbraio 2017

Lettere accorate in risposta ai nostri pensieri natalizi dai militari in Libano per missione di pace

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Articolo curato da: C.C.R.R.

Tutor: prof.ssa Antonia Nobile

Giovedì 16 Febbraio la scuola "Gennaro Abbate" ha ricevuto la tanto attesa risposta alle nostre lettere inviate ai militari in missione di pace in Libano.

Il progetto, illustrato dettagliatamente alla scuola dal sindaco di Squinzano Mino Miccoli, in occasione del periodo natalizio, si proponeva di far sentire ai militari, impegnati in un’attività così nobile in una terra lontana dalla propria casa, e lontani dai propri cari, di far sentire la vicinanza e il calore di tutta la nostra scuola attraverso la redazione di una lettera o di un pensiero rivolto a quelli che sono stati definiti dalla maggior parte di noi “eroi”.

Tutti gli alunni partecipanti al progetto, con grande entusiasmo, hanno ricevuto una lettera firmata dal comandante Andrea Ramacciato e dal capitano Mario Granchi.
Riportiamo delle risposte che più ci hanno commosso, come quelle per gli alunni della 5^ classe della scuola primaria "Don Bosco":




Inoltre, tra le lettere che abbiamo ricevuto, la più commovente è stata quella del comandante Andrea Ramaccio per la nostra compagna Veronica Cenci della classe 3^A della scuola "Gennaro Abbate":



Successivamente noi del C.C.R.R. abbiamo consegnato le risposte da parte dei militari ai corrispettivi alunni che hanno voluto scrivere ai nostri connazionali:









Alcune lettere sono state correlate dai distintivi dei diversi corpi militari:





Le lettere sono state accompagnate da un calendario 2017 dei Carabinieri in Libano e da una personale risposta alla nostra Dirigente, Dott.ssa Gerarda Elvira Marra:























Le risposte alle nostre lettere sono state scritte da…








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lunedì 13 febbraio 2017

10 FEBBRAIO - IL GIORNO DEL RICORDO

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Con il maestro Antonio Carluccio abbiamo oggi ricordato un brutto periodo della Storia: alla fine della seconda Guerra Mondiale, dal 1943 al 1945, furono commessi dall’uomo delitti imperdonabili.
Abbiamo imparato nuovi orribili vocaboli: foibe, infoibare… Adesso ne conosciamo il significato. La frase pronunciata dal maestro che ci ha colpito di più è stata: IL RUMORE DEL SILENZIO, tanto silenzio vergognoso ha fatto ,invece, molto rumore.
Stiamo imparando che conoscere la storia è importante per prenderne insegnamento e che l’odio non è un sentimento degno dell’uomo.

Classe 5ª B

Plesso ‘Don Bosco’


Docente: Anna Maria Brucoli




Le FOIBE disegnate dai bambini…








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giovedì 9 febbraio 2017

GIORNATA DELLA MEMORIA

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Il giorno 27 Gennaio 2017, le classi della scuola media di 1° grado " Gennaro Abbate" di Squinzano si sono riunite per celebrare la Giornata della memoria.
Questo giorno è nato per commemorare le vittime dell' olocausto, soprattutto per interrogarsi sul perché della Shoah e sulla discriminazione verso l'uomo.
Durante questa commemorazione vengono ricordate oltre
settanta milioni di vittime innocenti (http://www.linkiesta.it/it/article/2015/06/07/capire-i-numeri-davvero-le-vittime-della-seconda-guerra-mondiale/26189/) (imm.1).

E' stata scelta la data del 27 Gennaio perché nel 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa hanno liberato il più grande campo di concentramento della storia, quello di Auschwitz e tutti quelli ad esso collegati. All'interno del campo si trovavano camere a gas e forni crematori utilizzati per uccidere uomini, donne e bambini inadatti al lavoro oppure semplicemente perchè era stato superato il limite di contenimento del campo. I deportati mangiavano razioni scarsissime, dormivano in baracche sporche e vivevano in condizioni igieniche terribili. (imm. 2)

Sul cancello d'ingresso era impressa la scritta "il lavoro rende liberi" (imm. 3), titolo antifrastico rispetto a ciò che accadeva realmente nel campo, dove tutti i deportati erano costretti ai lavori forzati. I letti erano delle tavole di legno dotate di paglia malmessa sulla quale dormivano più persone costrette ad appoggiarsi le une sulle altre. In questo modo aumentava la trasmissione di malattie. Ogni quindici giorni era concessa una domenica di riposo, durante la quale i detenuti si occupavano della loro igiene personale.
L'apertura dei cancelli di Auschwitz ha mostrato al mondo intero non solo le condizioni in cui vivevano i sopravvissuti della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di sterminio utilizzati nei campi di concentramento nazisti.

La giornata della memoria è iniziata alle ore 08:30 con un intervento della Dirigente dott.ssa Gerarda Elvira Marra che ha spiegato agli studenti l'importanza del ricordo, seguito da un breve discorso del professore Arnesano. Successivamente gli alunni hanno condiviso cartelloni, immagini e poesie per commemorare la giornata in ricordo della Shoah.
Molto significativa è stata la lettura da parte dalla studentessa Greta Schiavone di una lettera di Papa Giovanni Paolo II nella quale viene mandato un messaggio importante, quello di non far conoscere più al Mondo la disumanità e la barbarie.

Papa Giovanni Paolo II ha affidato a Maria, Regina della Pace, l'umanità affinché si raccomandi che questa bruttissima storia, di cui noi siamo stati gli attori, non si ripeta più.
Al termine della giornata, la parola è passata al Sindaco di Squinzano, Mino Miccoli, che ha reso felici gli alunni squinzanesi per la sua presenza. Il signor Miccoli ha proposto una riflessione sulle guerre, quelle che sono terminate e quelle che ancora continuano; basta affacciarsi sullo Stato della Siria...
Concludendo il suo discorso ha ricordato a tutti gli studenti che l'importante è essere consapevoli che la guerra fa del male, causa solo disastro e terrore.
Potrebbe nuovamente nascere un uomo con una mente 'deviata' come Hitler, artefice della Seconda Guerra Mondiale, ma noi dobbiamo cercare di non farci influenzare da nessuno e ragionare sempre con le nostre idee.
Alla fine della commemorazione il Sindaco e la Dirigente hanno salutato e ringraziato gli alunni e i professori per la loro partecipazione e per l'attenzione prestata; hanno chiesto inoltre una riflessione in memoria dell' accaduto; dopodiché ognuno è tornato nelle proprie classi.

Alle ore 12:00 la campanella è suonata per raccogliersi in un minuto di silenzio, al fine di ricordare il dolore di tutte le persone che soffrono a causa della guerra e della morte.


Classe III A

Tutor Prof.ssa Barbara Pecere














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mercoledì 8 febbraio 2017

10 FEBBRAIO - GIORNO DEL RICORDO

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 “La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.” Legge 30 Marzo 2004 n. 92 Il 10 Febbraio è il Giorno del ricordo di un periodo buio e controverso della nostra storia contemporanea.Il 10 febbraio del 1947 a Pola, ( Istria ) l’Italia firmò il trattato di pace, imposto dai Paesi vincitori della seconda guerra mondiale, che assegnava in modo definitivo alla Jugoslavia l’Istria, la Dalmazia, la regione del Quarnaro e alcuni territori della Venezia Giulia. Queste terre fino al 1918 facevano parte dell’impero austro-ungarico,alla fine della prima guerra mondiale,furono annesse all’Italia, Paese vincitore, da secoli erano abitate da popolazione di origine italiana, patrioti e martiri come Fabio Filzi e Nazario Sauro erano istriani, nel conflitto avevano combattuto contro gli Austro-ungarici e, catturati, avevano sacrificato la vita per l’Italia, che consideravano loro patria. In quelle regioni della frontiera orientale, dal 1943 al 1945, i partigiani del maresciallo Tito, spinti dall’odio e dal desiderio di vendetta,posero in atto una vera e propria “pulizia etnica” contro le popolazioni italiane dell’Istria e della Dalmazia,, scatenarono feroci rappresaglie con arresti ed esecuzioni sommarie, mascherando quegli atti come azioni di guerra contro i fascisti. Migliaia di uomini, donne, bambini e anziani vennero rastrellati, torturati , massacrati e gettati, spesso ancora vivi, agonizzanti nelle foibe,profonde cavità carsiche di origine naturale. Ma il giorno del ricordo non è solo dedicato al dramma degli infoibati è il giorno anche di quei 350 mila italiani costretti a lasciare la loro terra per essere sfollati al di là del nuovo confine. In un contesto bellico angoscioso e terribile, politicamente confuso, i profughi giuliani furono considerati un peso ulteriore alle privazioni della guerra, per coloro che non ebbero parenti o amici in grado di accoglierli, furono in maggioranza relegati in campi profughi dove restarono per anni. Questa giornata è un momento fondamentale dell’ identità nazionale, la crudele vicenda delle foibe è stata ignorata per tutto il dopoguerra fino ai nostri giorni e di quell'orrore non si è mantenuto il doveroso ricordo per anni.
Ciascun Paese ha il dovere di coltivare le proprie memorie, di non cancellare le tracce delle sofferenze subite dal proprio popolo, il ricordo è un dovere, è un monito perchè si impedisca che l'ignoranza abbia la prevalenza e che tali orrori non avvengano mai più. E' un dovere nei confronti dei sopravvissuti e nei confronti delle famiglie delle vittime.

Classe 3^ C Scuola “G.Abbate”

Docente tutor Anna Invidia 





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Progetto ‘TITO, IL CANTANTE PICCOLETTO’

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Leggiamo capitolo per capitolo la storia di un grande personaggio :Tito Schipa. Le sue avventure ci stanno coinvolgendo molto, anche perché lo stiamo ‘conoscendo’ da bambino… Proprio come noi! Quando ascoltava duettare papà Luigi e mamma Antonietta.

La sua prima esibizione avvenne ( pensate un po’!) in una osteria in cambio di ‘pasuli e purpette’!



Classe 5ªB

Plesso ‘Don Bosco’


Docente: Anna Maria Brucoli





Ci stiamo preparando ad andare a teatro, realizzando maschere ed imparando canzoni.











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