di Lucia Capraro (I D)
venerdì 25 dicembre 2015
giovedì 10 dicembre 2015
martedì 1 dicembre 2015
Orientamento: Deledda, Palmieri
Incontro con la professoressa Tortorella dell'Istituto Tecnico "Grazia Deledda" di Lecce.
Per tutte le informazioni visitate il sito http://www.itdeleddalecce.gov.it
Incontro con il professore Rame del Liceo Classico e Musicale "Giuseppe Palmieri" di Lecce.
Per tutte le informazioni visitate il sito http://www.liceopalmieri.it
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Il rifugio di Aura
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di Gioele Margherito, Francesco Mazzotta, Mattia Micelli, Federico Negro, Francesco Rizzello (III C)
Ciao ragazzi, domenica 22 novembre abbiamo visitato il Rifugio di Aura, a Lecce.
Aura era una cagnolina che a soli otto mesi di vita nel 2010 fu bruciata viva, per "gioco", da alcuni ragazzi della nostra età; fu curata dall'associazione ma morì dopo poco per le gravi ferite.
E' stata un'esperienza malinconica ma anche toccante e bella, grazie ai volontari, persone fantastiche che dedicano parte del loro tempo alla cura dei cuccioli meno fortunati.
Vi invitiamo a visitare il Rifugio di Aura, un luogo dove si impara a rispettare gli animali, ad amarli, a prendersi cura di loro, ad adottarli!
Sito web: Rifugio di Aura
Sito web: Rifugio di Aura
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giovedì 26 novembre 2015
Lettera alla signora Luciana
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di Giada Orofalo (III A)
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di Giada Orofalo (III A)
Cara
Signora Solesin,
sono Giada, una ragazza di 13 anni; vivo a Squinzano,
un paese della provincia di Lecce.
Ho appreso dai media la notizia della morte di sua figlia nell’attentato
avvenuto la notte del 13 novembre scorso a Parigi.
Con i miei compagni di scuola ho letto e approfondito le notizie relative a questo terribile evento e ci siamo sentiti molto vicini alla Francia.
Valeria, definita ormai “FIGLIA D’ITALIA E
D’EUROPA”, era considerata dai suoi amici uno dei “Cervelli in fuga” ma oltralpe ha trovato la morte.
Sono
rimasta piuttosto scossa, perché ho pensato che anche Valeria ha avuto tredici anni come me e ha, certamente, vissuto anche
lei il periodo di interrogativi sul futuro che sto vivendo io (mi trovo davanti alla fondamentale scelta della
scuola superiore per il proseguimento dei miei studi).
Non
ci sono parole per descrivere tanta crudeltà: sua figlia era una
ragazza piena di energia, che metteva sempre al primo posto la vita
altrui, ed aveva un’unica visione della vita: PACE E SOLTANTO PACE!
Lei ha detto di sua figlia: “una persona meravigliosa, una
figlia, una persona, una cittadina e una studiosa meravigliosa… ci
mancherà molto e credo, visto il percorso che stava facendo, che
mancherà anche al nostro Paese per le doti che aveva”.
Ecco
queste sue parole mi hanno fatto molto pensare e mi hanno trasmesso fiducia. Io la ammiro per la
forza con cui sta reagendo a questa grande perdita. Suo figlio ha pienamente ragione: non dobbiamo
dargliela vinta, non dobbiamo spaventarci, ma continuare nell'unica
direzione in cui Valeria avrebbe voluto, cioè lottare per
la PACE.
Nonostante
ciò che è successo e che continua a succedere, mi piace pensare che
a tutto questo possa esserci una fine, che dobbiamo essere più uniti
che mai in questo periodo, perché come si suol dire “L’UNIONE FA
LA FORZA !”.
Spero
soltanto che per noi ragazzi possa esserci un futuro diverso; voglio
credere con tutta la mia forza che possa ancora esistere la
possibilità di un mondo senza guerre per noi e in onore di quella
ragazza stupenda che era sua figlia.
Giunga
a lei e famiglia il mio caloroso abbraccio e un bacio a quell’angelo
che è volato lassù, nell’immensa luce divina.
Giada
martedì 24 novembre 2015
Intervista alla nostra Dirigente
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di Eva Guido, Michelle Miccoli e Rebecca Spalluto (III C)
La Dirigente e noi della redazione
di Eva Guido, Michelle Miccoli e Rebecca Spalluto (III C)
La Dirigente e noi della redazione
Il giorno 18 settembre la Dirigente del nostro Istituto Comprensivo, la dottoressa Gerarda Elvira Marra, ci ha gentilmente rilasciato un'intervista, che pubblichiamo. Buona lettura!
Cara Dirigente, buongiorno!
Buongiorno ragazze! Accomodatevi.
Possiamo rivolgerle alcune domande per il nostro blog?
Prego, risponderò con piacere.
Quante e quali scuole ha diretto?
Ho iniziato il mio lavoro da dirigente scolastico nel 2008-2009 nel 3° Circolo Didattico "Michele Greco" in Manduria, l’anno seguente sono stata trasferita nel 2° C. D. in Galatone diventato, dopo tre anni, l'I.C. 2° Polo e dove sono rimasta per altri tre anni.
Il suo lavoro da dirigente è complicato?
Il lavoro da dirigente è abbastanza complesso, comporta tanto lavoro e molte responsabilità.
Prima di diventare dirigente, qual era il suo lavoro?
Prima di diventare dirigente ero una docente.
Qual è stato il primo pensiero e la prima emozione quando è entrata in questa scuola?
E' con una certa emozione che ho iniziato la mia esperienza in questa nuova scuola che, nonostante qualche carenza strutturale, sembra una delle migliori, ben organizzata ed efficiente, quindi sono davvero molto contenta di esserne il dirigente.
In cosa consiste il suo lavoro?
Il mio lavoro consiste nel coordinare il lavoro dei docenti, stimolare, incentivare, sostenere tutte le attività, anche quelle burocratiche, d'intesa con il Collegio dei Docenti e il Consiglio d'Istituto. Tutto questo per soddisfare le esigenze dell'utenza tutta, nel percorso scolastico e nel migliorare l'offerta formativa del nostro istituto per il raggiungimento del successo formativo degli alunni.
E’ d’accordo con la “Buona Scuola” di Renzi?
Secondo me la riforma della “Buona Scuola” di Renzi ha molti aspetti positivi. Allo stesso tempo, tuttavia, ci sono delle criticità, anche perché rende ancora più gravose le responsabilità del dirigente scolastico.
La scuola è importante oggi come ieri nella nostra società?
Si, la scuola ha sempre e continua ad avere un ruolo centrale nella società odierna, cosiddetta della globalizzazione e della conoscenza. Non a caso il suo scopo di mandato è quello di istruire, educare, formare i cittadini di domani.
Se “piovessero dal cielo” ventimila euro, come li utilizzerebbe?
Se piovessero sul serio ventimila euro, con scuole messe in sicurezza, li utilizzerei per rendere la didattica più innovativa, fornendo, per esempio, un tablet agli alunni, diminuendo così anche il peso della cartella sulle spalle.
E per concludere la nostra intervista, abbiamo chiesto: Quale messaggio vorrebbe mandare ai suoi alunni?
Una raccomandazione: impegnatevi sempre al meglio delle vostre possibilità per fare tesoro delle opportunità che vi vengono offerte dalla scuola e dalla vostra famiglia.
E... Auguri per un anno sereno e proficuo, ricco di grandi conquiste culturali ed umane. BUON ANNO A TUTTI !!!
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venerdì 20 novembre 2015
Giornata dei diritti dell'infanzia
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SONO UNA BAMBINA, NON UNA SPOSA …
di Letizia Buscicchio, Asia De Vito, Rita Maci, Marika Nobile (II C)
Quando
si parla di diritti dell’infanzia calpestati si pensa ai bambini
che sono costretti a lavorare, sfruttati da delinquenti senza scrupoli
o ai bambini-soldato strappati alle famiglie e costretti a
combattere, ma il dramma delle spose bambine rappresenta una
gravissima violazione dei diritti dell’ infanzia, di cui si parla
poco e sul quale vorremmo invece sensibilizzarvi in particolare oggi, che si celebra la Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
I
matrimoni precoci di bambine con uomini adulti è una
consuetudine alla quale si dà una giustificazione culturale, che
molte organizzazioni umanitarie denunciano radicalmente in alcuni
Paesi islamici fondamentalisti.
Nei paesi in cui è diffusa la povertà le figlie per le famiglie sono un “peso”, “bocche da sfamare” per cui i parenti le cedono, in cambio di doni o soldi, a uomini adulti, talvolta anziani, che spesso hanno altre “mogli”. Molte bambine sotto i 13 anni sono costrette a sposare questi “mariti” che le considerano loro proprietà, le picchiano, le umiliano, le violentano, le uccidono.
In occasione di questa giornata vogliamo ricordare il dramma delle spose bambine, perché questo è un crimine contro l’umanità.
Ecco
la testimonianza di una ragazza, di nome Afroza, che racconta la sua
sofferenza:
Afroza oggi ha 17 anni ma, quando ha subito la violenza di un matrimonio imposto e precoce, ne aveva 14. Questo dato la rende una delle spose più giovani del Bangladesh. Ed è proprio a ridosso del suo diciassettesimo compleanno che ha partorito due gemelli. Stremata nel corpo e nella mente, si è sfogata con il personale di Plan International:
Non mettete fine in maniera prematura alla vostra infanzia con un matrimonio e con la maternità. Sarebbe così bello, anzi quello che tutti dovrebbero augurarsi è che ogni persona, soprattutto ogni donna, possa essere autosufficiente. Se siete capaci di badare a voi stesse non vi toccherà patire quello che è toccato a me.
Non
sapeva di aspettare due gemelli: dopo aver partorito il primo, Afroza
ha perso conoscenza per il dolore e, quando si è svegliata, è
rimasta scioccata dalla vista del secondo bambino.
martedì 10 novembre 2015
Una campionessa vicina a noi
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di Emanuele Paternello e Francesco Rizzello (III C)
Ciao ragazzi, oggi vi vorremmo parlare della nostra Flavia Pennetta, salentina come noi. Nata il 25 febbraio 1982 a Brindisi, Flavia, vincitrice degli US Open 2015, è stata la seconda italiana di sempre (dopo Francesca Schiavone) ad aggiudicarsi un torneo del Grande Slam, battendo in finale la connazionale Roberta Vinci in uno storico derby italiano e diventando, all'età di 33 anni, la tennista più "anziana" nella storia del tennis mondiale ad essersi aggiudicata per la prima volta in carriera uno Slam. Flavia è considerata una delle più grandi tenniste italiane di tutti i tempi; in carriera ha vinto in tutto 11 tornei WTA in singolare; con un guadagno complessivo di oltre 13,000,000 $.
È anche la tennista italiana ad aver accumulato più montepremi in assoluto. Flavia è stata numero sette del mondo nel settembre 2015. Poco dopo il trionfo agli US Open, Flavia, precedentemente era stata la prima tennista italiana ad essere riuscita ad entrare nelle Top10 della classifica mondiale WTA, dopo aver vinto: il torneo di Palermo, il WTA Premier di Los Angeles e aver raggiunto la semifinale del torneo di Cincinnati, portando a casa complessivamente 15 vittorie consecutive. Oltre al singolare, Flavia ha ottenuto ottimi risultati anche in doppio, specialità nella quale è stata la prima italiana in assoluto ad aver raggiunto la posizione n°1 del mondo nel febbraio 2011, vincendo in tutto 17 tornei WTA tra cui anche un torneo del Grande Slam e il Masters di fine anno, entrambi in coppia con l'argentina Gisela Dulko. Si è inoltre aggiudicata quattro volte la Fed Cup con l'Italia nel 2006, 2009, 2010 e 2013, successi grazie ai quali è stata premiata dal CONI con il Collare d'oro al merito sportivo.
Grazie, cara Flavia, per aver reso il Salento importante nel mondo! Pensiamo che tu sia per noi uno dei migliori modelli da seguire per abilità, talento, passione, amore per lo sport, entusiasmo, costanza e coraggio! Ci dispiace che tu abbia "lasciato" il tennis ma speriamo che tu possa allenare ragazze e ragazzi come noi e trasmettere loro la tua stessa passione!
Grazie, cara Flavia, per aver reso il Salento importante nel mondo! Pensiamo che tu sia per noi uno dei migliori modelli da seguire per abilità, talento, passione, amore per lo sport, entusiasmo, costanza e coraggio! Ci dispiace che tu abbia "lasciato" il tennis ma speriamo che tu possa allenare ragazze e ragazzi come noi e trasmettere loro la tua stessa passione!
Tennis US OPEN 2015 finale Pennetta Vinci
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Etichette:
Sport
Ubicazione:
Squinzano LE, Italia
martedì 13 ottobre 2015
Intervista al nostro sindaco
di Ludovica Giordano e Marta Maggio (III C)
Cosimo Miccoli, sindaco di Squinzano |
Il 19 settembre scorso abbiamo intervistato il nostro sindaco, Cosimo Miccoli.
Buona lettura!
Buongiorno signor sindaco.
Qual era
il suo sogno da piccolo?
Il
mio sogno da bambino era di fare l’imprenditore nel settore dei trasporti su gomma. Mio padre era un piccolo autotrasportatore e
spesso viaggiavo con lui. Finite le scuole, mi sono appassionato a
questo mestiere: sognavo da grande di mettere su un’azienda
con tanti camion.
Aveva già interessi politici?
Si, la politica mi ha sempre appassionato. Negli anni della scuola superiore sono stato anche rappresentante d’istituto. In quegli anni il mio
più grande risultato raggiunto con questa carica è stato quello di
andare in gita il quinto anno in treno e non in autobus (come
avveniva prima) guadagnando un giorno di vacanza. Ero molto apprezzato
dagli studenti che rappresentavo.
C’è
stato qualcuno a cui si è ispirato o dal quale ha preso esempio?
Sono
stato ispirato da tutte le esperienze umane di uomini di successo,
sia nel mondo delle imprese sia nel mondo della politica, dello sport, della cultura e altro. Ero e sono attratto da chi
riesce in ciò che fa.
Da
quanti anni dura la sua carriera politica?
Sono
entrato in politica nel 1994, come componente locale del direttivo
di un partito politico, poi nel 2003 mi sono candidato per la prima
volta venendo eletto e ricoprendo la carica di assessore ai lavori
pubblici del mio comune.
Ha ricoperto altre cariche prima di diventare sindaco di Squinzano?
Si, come ho anticipato prima, nel 2003 e nel 2008 sono stato assessore, nel 2009
consigliere della provincia di Lecce. In quest’ultima circostanza
sono stato nominato capogruppo del mio partito.
Si sente onorato di governare un paese come Squinzano?
Sono
orgoglioso di essere sindaco della mia città. Penso che per chi
decide di fare politica non c’è soddisfazione più grande.
Oltre a quello che ha fatto per il paese ha qualche nuovo
progetto?
Vorrei
realizzare più parchi per i miei concittadini, per il tempo libero
e lo sport, più contenitori culturali; per la nostra marina di
Casalabate vorrei realizzare delle barriere in mare per difendere le coste
dall’erosione.
Si sente ben voluto dai cittadini di Squinzano?
Non
so se la mia città mi vuole bene oppure no. In ogni vicenda umana ci
sono gli scontenti. So solo che alla mia carica dedico tutto me
stesso ed il mio tempo, spesso sottraendolo al mio lavoro e alla mia
famiglia. Quindi faccio il massimo. Non so se si vede o meno ma il
mio impegno è totale.
La sua carriera politica si fermerà a governare Squinzano o ne sogna
una più importante?
Fare
il sindaco è la mia massima aspirazione, non chiedo altro.
Vi
ringrazio per avermi rivolto questa intervista. Ne sono onorato. È
stata la prima volta di questo genere. Vi auguro un ottimo anno
scolastico, pieno di soddisfazioni che verranno solo se studiate. Vi
auguro di raggiungere l’eccellenza.
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martedì 6 ottobre 2015
Una ragazza da Nobel
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di Alessia Arnò e Milena Schiavone (III C)
l
Malala Yousafzai
One child, one teacher, one book, one pen can change the world
(Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo!)
Discorso premio Nobel per la pace (Oslo, 10 dicembre 2014)
Intervista di Fabio Fazio (da "Che tempo che fa", 26 settembre 2015)
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di Alessia Arnò e Milena Schiavone (III C)
l
Malala Yousafzai
One child, one teacher, one book, one pen can change the world
(Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono cambiare il mondo!)
E' il motto di Malala, una ragazza del Pakistan che oggi ha solo diciotto anni ma che ha già vinto il premio Nobel per la pace! Un giorno, tornando a casa in autobus, fu colpita alla testa da alcuni uomini armati. Nel suo paese, infatti, il regime dei Talebani impediva alle ragazze di studiare. Malala si è salvata e oggi si batte per il diritto all'istruzione per tutti bambini del mondo!
A nostro parere il coraggio di Malala è
stato davvero notevole, perché continuare a lottare per il diritto
all’istruzione per le donne, dopo aver ricevuto tre colpi di pistola
in testa, non è da tutti…
Pensiamo proprio che il Premio Nobel
per la pace se lo sia meritato in tutto e per tutto. Concordiamo in
pieno con ciò che dice Malala perché il diritto all’istruzione
non deve essere negato a nessuno, restando in Italia sono tanti i
bambini, ragazzi che necessitano di un’istruzione; ciò spiega che
questo problema non è presente solo nei paesi più poveri ma anche
in Italia.
Oggi l'istruzione è fondamentale
perché anche per il più banale dei lavori bisogna saper
leggere, scrivere, fare i conti...
La storia di Malala aiuta molto a far
riflettere i ragazzi come noi, a farsi un'idea di come sia il sistema
scolastico non solo in altri paesi, ma anche qui.
Lei ha meritato di rimanere in vita
perché con la sua esperienza adesso può aiutare altri ragazzi nella stessa situazione.
Questa storia ci fa capire quanto siamo
fortunati ad essere nati in paesi in cui non siamo privi del diritto
all'istruzione.
Molte volte diciamo che andare a
scuola, fare lezione, fare i compiti è noioso e non riusciamo a
capire la fortuna che abbiamo in confronto a tanti altri ragazzi
degli altri paesi che non hanno la possibilità di essere fortunati
come noi. Forza Malala!!!
Discorso premio Nobel per la pace (Oslo, 10 dicembre 2014)
Intervista di Fabio Fazio (da "Che tempo che fa", 26 settembre 2015)
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martedì 15 settembre 2015
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