Il giorno 07 marzo 2017
gli alunni delle classi II della scuola secondaria di 1° grado G.
Abbate dell’istituto comprensivo polo 2 di Squinzano, accompagnati
dai rispettivi docenti, si sono recati a Lecce per assistere alla
mostra, allestita all’interno del castello di Carlo V, “Da
Otranto a Santa Maria al Bagno. 2000 anni di presenze ebraiche in
provincia di Lecce”. La mostra, dedicata alla “Giornata della
Memoria”, è stata realizzata per testimoniare la presenza ebraica
nel Salento. All’interno della mostra erano presenti gli elementi
simbolo dell’ ebraismo quali: un candelabro a sette bracci, una
“rotella rossa” incisa su tutti gli abiti che gli ebrei
indossavano in seguito ad un’ ordinanza del 1473 di Maria D’Enghien, e da una dicitura in ebraico. La mostra nasce dall’idea di
creare un percorso che testimoni e faccia conoscere alla popolazione
locale e ai turisti alcuni importanti episodi della storia, che
riguardano la presenza di comunità ebraiche, mediante documenti
audiovisivi. La guida ha inoltre spiegato che gli ebrei, concentrati
nel quartiere della Giudecca, nel quale si insediavano e si
integravano alla gente locale, gli ebrei di terra d’Otranto,
vennero espulsi dal regni nel 1541, in seguito all’editto di Carlo
V. Tra il 1944 e il 1947, migliaia di sopravvissuti ai campi di
sterminio nazisti furono dislocati tra Santa Maria al Bagno, Tricase,
Santa Cesarea Terme e Santa Maria di Leuca dall’ UNRRA, organismo
creato dagli alleati per aiutare i reduci nei percorsi di
integrazione e riabilitazione. Dal Salento, considerato un paradiso
terrestre, la maggior parte scelse di raggiungere Israele per
ricominciare una vita normale dopo gli orrori vissuti nei campi di
concentramento. Durante la mostra abbiamo fatto un giro per le sale
del castello, visitando l’interno delle due torri: “Torre
Magistra” la più alta costruita nell’epoca degli angioini
dall’architetto Gian Giacomo dell’Acaya, e utilizzata come
tribunale, e “Torre Mozza”, più bassa poiché nel sottosuolo
sono state costruite le prigioni del castello. Vi era inoltre la sala
d’ Enghien, in onore di Maria d’ Enghien, detta anche “Sala
del Trono”, e altre salette minori. Terminata la parte di visita
inerente alla storia del castello, ci siamo diretti verso il Sedile,
detto anche “Palazzo del Seggio”, risalente alla fine del XVI
secolo e costruito nel 1592, dove abbiamo fatto una piccola merenda.
Successivamente, a partire da Piazza Sant’Oronzo, anticamente
soprannominata “Piazza dei Mercanti”, poiché questi
intraprendevano gli scambi commerciali a partire dalla zona del
Palazzo di Giustizia, con le guide turistiche Lara, Fabio e
Donatella, si è effettuata una visita per fare un giro nell’antico
quartiere ebraico, del quale oggi è presente solo l’entrata di
una sinagoga, all’interno della quale vi era una lastra in pietra
leccese, posta sul baule dov’era custodita la Torah, con
un’incisione in ebraico che diceva: “Questa è la casa del
Signore”. Oggi questa pietra ha la funzione di ricoprire uno
scarico fognario. Inoltre, sono presenti alcuni vicoli, attualmente
in restauro, a cui sono stati attribuiti nomi per ricordare la
presenza ebraica nella nostra città, come via della Sinagoga, via
Abramo Balmes. Per concludere la nostra visita, ci siamo poi recati
verso Porta Napoli, che rappresenta l’Arco di Trionfo leccese,
fatta realizzare per ordine di Carlo V nel 1548. Infine, ci siamo
recati al pullman, per rientrare a scuola.
Relazione a cura di:
II A – Gravili Gaia e
Guido Vittoria
II B – Serra Gloria e
Marzo Antonio
II D – Scardia Giulio e
Montinaro Mariarosa
Fotogallery!
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