venerdì 7 aprile 2017

Lecce ebraica e il Castello di Carlo V

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Il giorno 07 marzo 2017 gli alunni delle classi II della scuola secondaria di 1° grado G. Abbate dell’istituto comprensivo polo 2 di Squinzano, accompagnati dai rispettivi docenti, si sono recati a Lecce per assistere alla mostra, allestita all’interno del castello di Carlo V, “Da Otranto a Santa Maria al Bagno. 2000 anni di presenze ebraiche in provincia di Lecce”. La mostra, dedicata alla “Giornata della Memoria”, è stata realizzata per testimoniare la presenza ebraica nel Salento. All’interno della mostra erano presenti gli elementi simbolo dell’ ebraismo quali: un candelabro a sette bracci, una “rotella rossa” incisa su tutti gli abiti che gli ebrei indossavano in seguito ad un’ ordinanza del 1473 di Maria D’Enghien, e da una dicitura in ebraico. La mostra nasce dall’idea di creare un percorso che testimoni e faccia conoscere alla popolazione locale e ai turisti alcuni importanti episodi della storia, che riguardano la presenza di comunità ebraiche, mediante documenti audiovisivi. La guida ha inoltre spiegato che gli ebrei, concentrati nel quartiere della Giudecca, nel quale si insediavano e si integravano alla gente locale, gli ebrei di terra d’Otranto, vennero espulsi dal regni nel 1541, in seguito all’editto di Carlo V. Tra il 1944 e il 1947, migliaia di sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti furono dislocati tra Santa Maria al Bagno, Tricase, Santa Cesarea Terme e Santa Maria di Leuca dall’ UNRRA, organismo creato dagli alleati per aiutare i reduci nei percorsi di integrazione e riabilitazione. Dal Salento, considerato un paradiso terrestre, la maggior parte scelse di raggiungere Israele per ricominciare una vita normale dopo gli orrori vissuti nei campi di concentramento. Durante la mostra abbiamo fatto un giro per le sale del castello, visitando l’interno delle due torri: “Torre Magistra” la più alta costruita nell’epoca degli angioini dall’architetto Gian Giacomo dell’Acaya, e utilizzata come tribunale, e “Torre Mozza”, più bassa poiché nel sottosuolo sono state costruite le prigioni del castello. Vi era inoltre la sala d’ Enghien, in onore di Maria d’ Enghien, detta anche “Sala del Trono”, e altre salette minori. Terminata la parte di visita inerente alla storia del castello, ci siamo diretti verso il Sedile, detto anche “Palazzo del Seggio”, risalente alla fine del XVI secolo e costruito nel 1592, dove abbiamo fatto una piccola merenda. Successivamente, a partire da Piazza Sant’Oronzo, anticamente soprannominata “Piazza dei Mercanti”, poiché questi intraprendevano gli scambi commerciali a partire dalla zona del Palazzo di Giustizia, con le guide turistiche Lara, Fabio e Donatella, si è effettuata una visita per fare un giro nell’antico quartiere ebraico, del quale oggi è presente solo l’entrata di una sinagoga, all’interno della quale vi era una lastra in pietra leccese, posta sul baule dov’era custodita la Torah, con un’incisione in ebraico che diceva: “Questa è la casa del Signore”. Oggi questa pietra ha la funzione di ricoprire uno scarico fognario. Inoltre, sono presenti alcuni vicoli, attualmente in restauro, a cui sono stati attribuiti nomi per ricordare la presenza ebraica nella nostra città, come via della Sinagoga, via Abramo Balmes. Per concludere la nostra visita, ci siamo poi recati verso Porta Napoli, che rappresenta l’Arco di Trionfo leccese, fatta realizzare per ordine di Carlo V nel 1548. Infine, ci siamo recati al pullman, per rientrare a scuola.

Relazione a cura di:

II A – Gravili Gaia e Guido Vittoria

II B – Serra Gloria e Marzo Antonio

II D – Scardia Giulio e Montinaro Mariarosa  




Fotogallery!





















































































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