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RELAZIONE
dell'incontro del 01-12-2016 con l'esperto Marco Fortunato
Classi
IIIA e IIIC - Prof.sse
B. Pecere, A. Invidia
Il
giorno 1 dicembre 2016 le classi III A e III C della G. Abbate, si
sono riunite per assistere alla lezione di Marco Fortunato, un
ex-studente di 23 anni del liceo classico Virgilio di Lecce,
attualmente iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università
del Salento.La lezione è iniziata con una breve introduzione della
professoressa Barbara Pecere, alla quale è seguita l'intervista
preparata da noi studenti, finalizzata a conoscere l'esperienza di
vita e di studio di Marco Fortunato.
Come
mai ha scelto la facoltà di giurisprudenza?
Avendo
fatto studi classici e avendo frequentato il corso BROCCA con la
sperimentazione di Diritto, ho scelto questo settore perché ero
molto interessato al tema della legalità e della criminalità.
Com’è
articolato il corso di studi di giurisprudenza? Quanti esami bisogna
sostenere prima della laurea?
Nella
facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento è
attualmente attivo il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza a
ciclo unico, articolato in 5 anni e organizzato in un biennio comune,
di formazione di base, e in un triennio suddiviso in tre percorsi a
scelta: classico, ambientale-territoriale, europeo-internazionale.Fino
allo scorso anno, a Lecce, c'era solo un corso di studi costituito da
29 esami, 7 per ogni anno. Oggi, invece, i tre percorsi del triennio
offrono un'ampia ed attuale scelta formativa.
Quale
è stato l’ esame più difficile da superare?
Sicuramente
gli esami di diritto civile e diritto penale, che sono fondamentali
per il nostro corso di laurea, ma l’esame più difficile in
assoluto, è stato quello di diritto costituzionale, un po’ per il
professore, che è molto duro, un po’ per la materia, piuttosto
complessa.
Che
cosa ne pensa del Referendum costituzionale del prossimo 04
dicembre?
Credo
che ci sia disinformazione. Il popolo italiano viene chiamato a
decidere su una questione molto importante; se vincerà il SI
bisognerà reimpostare le Istituzioni e i rapporti tra Stato e
Regioni ed enti locali. In ogni modo la volontà dei cittadini è
sovrana, se vincerà il NO rimarrà tutto come è ora.
5.
C’è un settore della giurisprudenza che ritiene più
interessante?
A
me piace molto il diritto costituzionale e amministrativo, perché
amo la Costituzione; inoltre questi settori sono utili per capire i
meccanismi di partecipazione alla vita civile.
6.
Il fatto che in Italia non ci sia la certezza della pena, potrebbe
favorire l’aumento dei reati?
Purtroppo
i tempi dei processi sono molto lunghi e le sentenze definitive
arrivano dopo anni. Inoltre, la legge prevede alcuni benefici
relativi alla riduzione della pena. Le pene si riducono se la persona
si comporta bene. Io non lo trovo giusto, perché chi ha commesso un
reato, deve essere rieducato e deve scontare tutti gli anni assegnati
stando in carcere. Ciò porta i cittadini a non confidare nella
Giustizia, comunque il carcere di oggi non serve a punire, ma serve a
riabilitare il detenuto e a favorire un suo reinserimento nella
società.
7.
Durante il suo percorso di studi, di fronte alle difficoltà, ha
pensato di cambiare facoltà?
No,
perché la passione e l’interesse per questi studi
sono così grandi che con l’impegno e la
dedizione cerco di superare i non pochi ostacoli che mi si
presentano. Inoltre sono stato nominato anche rappresentante
degli studenti e questa opportunità mi sta offrendo grandi
opportunità di crescita.
8.
Che cosa ne pensa della Costituzione italiana? Anche lei ritiene
che la nostra Costituzione sia "la più bella del mondo",
come dice Benigni?
Anche
io penso che la nostra Costituzione sia "la più bella del
mondo". Essa è la Legge fondamentale dello Stato,
sancisce l’uguaglianza e i diritti dei cittadini, garantisce
la giustizia sociale e la legalità. Nata dalla
Resistenza, la nostra Costituzione è l’espressione della libertà
e della dignità di tutti i cittadini, che praticano, per mezzo di
essa, il principio della partecipazione e
dell’autodeterminazione. Infatti è riuscita a sopportare
tutto per tantissimi anni.
9.
Che cosa ne pensa dell’ immigrazione? Come dovrebbe essere gestito
questo fenomeno?
Il
flusso migratorio sta assumendo proporzioni sempre più ampie e
l’accoglienza in Italia è al collasso. L’ immigrazione
pone dei problemi nei confronti dello Stato, che deve reagire e
mettere un freno all'accoglienza delle persone che non richiedono
asilo politico. I migranti che sfuggono ai controlli delle
forze dell’ordine spesso delinquono e ciò costituisce un pericolo
per la nostra società. Il governo italiano deve chiamare l’Unione
Europea ad intervenire con aiuti finanziari per l’accoglienza di
migranti e inoltre dovrebbe “rivedere” la normativa
sull’immigrazione.
10.
Molti giovani laureati sono costretti a cercare lavoro all'estero,
si parla di "fuga dei cervelli", cosa pensa di questo
fenomeno?
E’
un fenomeno che esiste e ci sta distruggendo. Al loro posto io
non andrei via, perché amo questa nazione e ritengo che ogni sforzo,
studio e scoperta debba essere fatto per la propria
crescita culturale, scientifica, economica e sociale a
meno che non ci siano forti impedimenti. Credo che molti si spostino
perché in Italia non riescono a trovare un lavoro che li valorizzi e
che sia adatto alle competenze acquisite. Quindi il nostro governo
dovrebbe cercare di capire cosa sta succedendo ed interrogarsi sul
perché di questo fenomeno.
Dopo
aver risposto a tutte le domande Marco Fortunato ha presentato una
serie di slide sulla criminalità, approfondendo il tema della
mafia in rapporto alla Costituzione. Infatti, quando si commette
un'azione mafiosa si viola almeno un articolo della nostra
Costituzione. La criminalità viola per esempio l' articolo 4 che
riguarda il lavoro, come anche l' articolo 9 ( 2° comma) che parla
della tutela dell' ambiente. Di recente sono stati scoperti numerosi
rifiuti tossici sotterrati nelle campagne del Salento che purtroppo
danneggiano la società, causando tumori. Infatti nel Salento, la "salute vera" è molto difficile da raggiungere. La criminalità
viola anche l'articolo 41 della Costituzione attraverso il fenomeno
del RACHET. Quest' ultimo riguarda tutte le persone che vengono
costrette dai mafiosi a pagare il "pizzo", cioè una somma
di denaro che se non pagata può portare a fenomeni di persecuzione o
addirittura alla morte.Ci
sono state molte persone che hanno lottato contro la mafia, come
semplici giornalisti o giudici, che per anni hanno combattuto una
nobile battaglia. Successivamente Marco Fortunato ha mostrato uno
spot intitolato "Io non ho paura", terminato con la
frase "Dove non c'è legge, non c'è libertà!".L'ultimo
argomento affrontato ha riguardato il fenomeno del bullismo e del
cyberbullismo che in alcuni casi può sfociare nell' illegalità.
Se un ragazzo mette un video in rete e qualcuno lo intercetta lo
condivide quel video può diventare virale. Se si viene
individuati come "diffusori", può scattare una denuncia
che può portare a conseguenze penali anche per i minorenni.La
lezione di Marco Fortunato è risultata molto utile per noi ragazzi,
sia perchè abbiamo appreso nuove conoscenze sul fenomeno del RACHET
e sulle conseguenze che può portare il cyberbullismo, ma anche ai
fini dell'orientamento in uscita dalla Scuola Secondaria di Primo
Grado.
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