Docente tutor: ins. M. Antonietta Pezzuto
L’Istituto
Comprensivo Polo 2 di Squinzano, ha presentato, a chiusura dell’anno
scolastico 2016/2017, il recital “LI FIGGHI
TE LA FURTUNA”, step conclusivo del
percorso relativo al progetto inserito nel PTOF “Le
radici ca tieni”, con protagonisti gli
alunni uscenti dai tre ordini di scuola del Comprensivo.
Durante l’anno,
il progetto ha sviluppato un percorso di conoscenza e valorizzazione
del proprio territorio, seguendo due filoni: quello linguistico, cioè
del dialetto locale e quello della tradizione musicale. A tale
scopo, gli alunni hanno conosciuto, attraverso letture finalizzate,
una delle figure intellettuali più grandi della storia culturale
salentina, quella del leccese Raffaele
Protopapa che racconta la vita della piccola
e media borghesia, con grande ironia. L’obiettivo è stato quello
di avvicinare i ragazzi, non tanto al dialetto come espressione
verbale in sé, patrimonio da conservare e continuare, comunque, nel
tempo, ma, soprattutto a quel mondo sotteso alla lingua stessa che
tipizza il nostro popolo: il mondo della gestualità, della
ritualità, che permeano un sentimento religioso antico dove magia e
spiritualità sono fuse insieme nell’ immaginario collettivo. Per
quanto riguarda il filone musicale, sempre legato all’ espressione
tipica popolare, si è curvato al percorso, il progetto “Tito, il
cantante piccoletto”, cui hanno aderito tutte le classi, su invito
di due fratelli musicisti del Conservatorio di Lecce. Nel curricolo
gli alunni hanno conosciuto la figura di Tito
Schipa, la sua
biografia, le sue canzoni, alcune delle quali sono state portate in
scena da alcuni alunni solisti. Il progetto teatrale vero e proprio,
ha avuto inizio nel mese di aprile, con rientri pomeridiani di due
ore ciascuno e con momenti aggreganti degli alunni di primaria anche
durante l’ orario antimeridiano, ogni volta che si rendeva
necessario un potenziamento delle performances teatrali. Il percorso
ha continuato fino alla rappresentazione che è avvenuta l’8
giugno, presso la location di Villa Cleopazzo di Squinzano. Su
canovaccio de La furtuna, commedia in due atti di Raffaele Protopapa,
è stato intessuto il recital, rivisitando, ampliando, con
inserimento di altre scene, coreografie, balletti e canti di Tito
Schipa, la versione originale.
La scena iniziale si apre proprio nella famosa
“curte”, dove le persone fino a pochi anni fa, solevano svolgere
gran parte della loro vita: ricamatrici intente al lavoro sull’uscio di casa, l’arrotino che passa per affilare coltelli, il
“murgaiolo” che acquista olio in cambio di oggetti per la casa;
contadini che discutono di lavoro, monelli che giocano, la famosa
“zingara” che passa per leggere la mano e vendere biglietti in
cui è scritto il destino… Tutta la storia prosegue portando in
risalto l’ ingenuità delle persone credulone, in un clima di
ironia che fa riflettere su temi importanti quali la povertà con il
dolore millenario cui è legata e l’emigrazione. Protagonisti della
parte recitata e cantata, gli alunni delle tre classi della scuola
primaria; ballerini, tutti gli alunni cinquenni della scuola
dell’infanzia; musicisti, a chiusura dello spettacolo, gli alunni
della scuola secondaria di primo grado. La scuola secondaria ha anche
partecipato come staff, assegnando ad alcuni alunni il compito di
accoglienza e di cambio scena.
Il video!
1^ parte
2^ parte
3^ parte
4^ parte
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