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di Alessia Spinelli (classe I A, scuola "G. Abbate")
Il giorno 16 Febbraio con la mia classe e le altre due prime, 1D e 1B, siamo andati in palestra per ascoltare la Criminologa Barbara Rodio, che ha illustrato a noi ragazzi i pericoli che procura Internet.
I ragazzi di oggi sono nati nell'Era della Tecnologia e ne sono ipnotizzati!
Soprattutto da Internet, che ha preso il posto del semplice gioco. Internet è un mezzo che permette di navigare in rete, di conoscere persone nuove ed essere sempre informati sui fatti che accadono nel mondo.
Twitter, Facebook, Youtube, tuttavia, sono siti Web molto pericolosi, dove un ragazzo puo' insultarne un altro, pubblicare online foto e video senza “controllo”. Molti problemi di noi ragazzi, come la bulimia, anoressia, vengono ingigantiti dalla Rete attraverso fenomeni come il CYBERBULLISMO. Alcuni siti, inoltre, sono controllati dalle “SETTE SATANICHE”, riconoscibili da un cerchio con all'interno una stella. Internet favorisce il bullo “ELETTRONICO”, che approfitta di una maschera virtuale.
L'ordinamento giuridico italiano, specifico in materia di BULLISMO e CYBERBULLISMO, stabilisce infatti, nell'art. 97 della Costituzione che un minore di 14 anni non è imputabile. L'art. 625 del Codice Penale stabilisce, invece, l'interferenza illegittima nella vita privata con reclusione da 1 a 4 anni.
LA VIOLENZA DISTRUGGE CIO' CHE VUOLE DIFENDERE: LA LIBERTA' LA DIGNITA'.
Io penso che questi siti non siano appropriati per i ragazzi della mia età.
di Francesca Spalluto (classe II A, scuola "G. Abbate")
Il giorno 16 febbraio, nella scuola Gennaro Abbate,
insieme ai compagni di 2^A e 2^C, abbiamo assistito ad una lezione di
approfondimento tenuta dall’avvocato criminologa Barbara Rodio, incentrata
sull’argomento “Internet e minori dalla cultura
della sicurezza telematica ai pericoli della rete”. L’avvocato ci ha fatto
capire che l’uso di internet non è solo positivo, ma nasconde anche tanti
pericoli. I rischi possono essere tantissimi, per evitarli bisognerebbe:
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Mantenere il pc
protetto con antivirus;
·
Non fornire
informazioni private e non prendere appuntamenti con sconosciuti;
·
Usare con
ragionevolezza la casella di posta;
·
Creare password
diverse per scopi differenti;
·
Usare i social per
divertirsi, ma essere consapevoli di ciò che si fa;
·
Visitare pagine
protette che riconosciamo dall’ https ed il lucchetto;
Si corrono anche dei pericoli
telematici come:
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Cyberbullismo, ossia bullismo online
·
Childr gooning, cioè curare, addestrare ragazzi con blog e social;
·
“pro” “bulimia”,
ossia siti che incitano a diventare anoressici;
·
Internet suicid
pacts ,ovvero patti suicidali che vengono stipulati tra
ragazzi attraverso siti web:
·
Pedopornografia;
·
Adescamento online.
In oltre, sul web, ci sono blog che incitano al
SUICIDIO, al SATANISMO e all’ AUTOLESIONISMO.
Quasi il 27% dei giovani da appuntamenti a sconosciuti
e il 17% ha rapporti intimi.
Il bullismo è la traduzione inglese di “bulling”
,viene definito come un oppressione, ripetuta nel tempo. Il cyberbullismo ,invece
è perpetrato in rete ,è la forma indiretta della minaccia, qui il bullo
diffonde l’offesa e l’ insulto attraverso il mezzo elettronico. Il cyberbullismo
è più pericoloso del bullismo per due motivi, il cyberbullo si può
nascondere dietro ad un nikname , ciò favorisce una mancanza di
visibilità, e in oltre, non lascia mai la vittima in pace, perché è sempre
rintracciabile.
L’articolo 98 del codice penale stabilisce che per i
minori compresi tra i quattordici e i diciotto anni l’imputabilità viene
giudicata da un giudice speciale. Quando si è vittime di bullismo o cyberbullismo bisognerebbe:
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Provare
ad ignorare il bullo;
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Parlarne
con un adulto;
·
Ricordare
che essendo solo non è facile venir fuori dal problema;
·
Non
sentirsi mai in colpa;
·
Salvare
sempre i messaggi che si ricevono.
Mentre,quando la vittima è un nostro amico:
·
Non
dobbiamo mai lasciarlo solo;
·
Dobbiamo
sempre ascoltarlo ed aiutarlo;
·
Raccontare
l’accaduto ad un adulto che sicuramente potrà essere d’aiuto.
Da alcuni risultati raccolti da un’indagine gli
omicidi per cyberbullismo sono
quarantuno.
Il childr grooning, dall’ inglese “groom”,
vuol dire curare, ma anche preparare, avviare, ed è alla base dell’ adescamento
online dei minori per vari scopi illeciti, quali sfruttamento lavorativo,
traffico di bambini…
Alcune volte le vittime vengono individuate offline e
poi cercate online. I bambini, essendo molto estroversi, sono più disposti a
fare amicizia e più facili da adescare.
Per attirare le vittime, gli adescatori si fingono
coetanei e gli convincono a confidarsi
,a farsi dare informazioni private e a mandare video e foto intimi.
Scene intime vengono inviati sotto forma di cartoni o
di fumetti, successivamente si chiede di accendere la webcam e di inviare
immagini, alcuni adescatori le tengono per se, altri le utilizzano nel mercato
della pedopornografia. Le vittime più frequenti oltre ai bambini sono gli
adolescenti particolarmente introversi, con più difficoltà a socializzare,
adolescenti trascurati, spesso con genitori separati ed adolescenti troppo
temerari. Noi ragazzi non abbiamo non abbiamo strategie per difenderci dai
malintenzionati. Per lo scambio pedopornografico di foto e video esistono dei
siti palesi ,da dove si può uscire, ed altri privati ,dove vengono richiesti i propri dati.
In Italia, i soggetti arrestati per pedofilia sono
277, quelli denunciati 6015, le perquisizioni 5238,i siti web monitorati 316099
e i siti web chiusi 117.
La criminologa ha anche spiegato che internet è PER
SEMPRE, appena facciamo un clik,
inviamo una foto, un video, ne perdiamo il controllo definitivamente. Per
me questa lezione è stata molto
interessante e mi ha fatto capire i pericoli che si corrono su internet, quindi
cercherò di stare ancora più attenta, di essere più prudente e di non CADERE
NELLA RETE.
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